La nuova stagione dell’Infedele

venerdì, 31 agosto 2012

Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione dell’Infedele. Ecco i lanci delle principali agenzie italiane, Ansa, Adnkronos e Tm News sull’evento di oggi. Pubblico inoltre li video delle interviste che ho fatto per il Fatto Quotidiano e per la Repubblica.

L’undicesima edizione de L’Infedele di Gad Lerner si arricchisce delle inchieste giudiziarie di Gialuigi Nuzzi e delle eretiche interpretazioni di Bach del pianista iraniano, figlio di un oppositore ucciso dal regime, Ramin Bahrami, che curera’ per tutta la stagione, accompagnato da altri musicisti, un ciclo su ‘Bach infedele’: una rilettura del genio della musica sacra rivisitato alla luce delle inquietudini contemporanee. E di inquietudini contemporanee L’Infedele, che riparte il 3 settembre e che nella stagione 2011-2012 ha ottenuto uno share medio che ha sfiorato il 5% (4,83%), ne affrontera’ parecchie in questa che Lerner ha definito ”una stagione cruciale” per il nostro Paese e non solo: dalle elezioni americane, alle primarie del Pd (”apprezzo la sfacciataggine di Renzi, ma non lo votero”, ha detto Lerner), dalle talpe del Vaticano alla querelle delle intercettazioni che sfiorano il Quirinale. Non con un linguaggio da ‘piazza’, anche se Lerner mette in guardia dal bollare come antipolitica o eversione tutto’ cio’ che e’ critica, pur se accesa, ma con ”domande scomode e linguaggio sobrio, aderente alla realta’ e distante anni luce dai salotti televisivi romani”. Poi le inchieste di Nuzzi su temi propri dell’inviato di Libero e autore di libri d’inchiesta anche sul Vaticano (su tutti Sua Santita’, le carte segrete di Benedetto XVI): criminalita’ organizzata, intrecci con la politica, sprechi. Quelle che il giornalista ama definire laconicamente ”le patologie”. Una collaborazione rodata, quella tra Lerner e Nuzzi, gia’ sperimentata in precedenti edizioni de l’Infedele e ora invece diventata organica (alle inchieste lavorera’ un pool di giornalisti che gia’ avevano lavorato con Nuzzi ne Gli intoccabili). Lerner, quindi, e’ soddisfatto per ”l’incontro di due diverse sensibilita”’ e certo non turbato dalle voci di nuovi assetti proprietari de La7, convinto che se l’emittente dovesse essere venduta, chi la acquistera’ ”non e’ certo masochista” e non potra’ che sviluppare le caratteristiche attuali del La7, con preminente vocazione all’informazione (ANSA).

“La nostra idea è quella di poter continuare a lavorare con autonomia e passione” qualunque sia l’editore. E’ la convinzione del direttore di La7, Paolo Ruffini, che oggi ha partecipato alla presentazione della nuova edizione di L’Infedele con Gad Lerner. “Chiunque compri La7 ci trova dentro Gad, Enrico ed io. Sarebbe sbagliato cambiare una cosa che funziona proprio perché offre informazione. Un campo nel quale siamo la Serie A. I motivi della volontà di vendita da parte di Telecom Italia sono noti e hanno a che fare più con Telecom stessa che con La7” ha aggiunto il direttore riferendosi alla possibile cessione della tv. Sulla stessa linea Lerner, secondo il quale gli eventuali nuovi editori, “non sono masochisti e non potranno che potenziare la vocazione” della rete, basata sulla centralità dell’informazione. In ogni caso, ha aggiunto, “io l’operazione la vedo lunghissima, così come la vicenda del riassetto di Mediaset e della Rai. Questi colossi non stanno vivendo un momento florido né per la capacita di essere contemporanei né per i conti. La situazione è fluida e incerta e in ogni caso i nostri conti non sono così negativi come sono stati rappresentati in questi giorni”. A sostegno della propria tesi il giornalista ha citato tra i possibili acquirenti Claudio Sposito del fondo Clessidra e Marco Bassetti, oltre a “un imprenditore di quelli che ci stanno guardando. Mi ha detto che quando un’azienda come La7 supera i 100 milioni di euro di fatturato, magari ha ancora molto da razionalizzare, ma diventa qualcosa di molto appetibile”. Allo stesso modo per Ruffini nella contabilità della rete “non c’è un buco di bilancio, ma un cammino verso il pareggio che si presume che arrivi in un arco temporale breve”. E’ dell’11% nei primi otto mesi di quest’anno l’incremento della raccolta pubblicitaria di La7. Una percentuale che lascia ben sperare per Uberto Fornara, amministratore di Cairo Communication, anche perche’ realizzata ”in un contesto difficile” in cui il mercato ha perso invece un 10%. ”Siamo totalmente in controtendenza in un mercato altamente difficile”, ha spiegato Fornara, a margine della presentazione dell’edizione di quest’anno de ‘L’infedele’ di Gad Lerner. ”Il primo semestre del 2012 – ha sottolineato – abbiamo ottenuto un incremento quasi del 15%, mentre il mercato ha perso il 10%”. Fornara preferisce non indicare gli obbiettivi per il 2012, ma e’ fiducioso: ”Il palinsesto e’ fortissimo”

(Adnkronos, Tm News).

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