L’appello di Romney ai delusi di Obama

venerdì, 31 agosto 2012

Mitt Romney ha tenuto ieri il discorso di accettazione della candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, il momento più importante della Convention repubblicana di Tampa. L’intervento del leader del Gop è stato preceduto da un breve monologo di Clint Eastwood, che ha interrogato una sedia vuota che rappresentava Obama.  Sotto al testo un breve estratto video di Eastwood pubblicato da Repubblica.it. Se la performance dell’attore di Hollywood è stata giudicata con più di una perplessità da parte degli osservatori statunitensi, il discorso di Romney ha sicuramente avuto una miglior ricezione. I toni aggressivi contro il presidente tenuti dal suo vice Ryan si sono moderati, e il candidato repubblicano ha ripreso la celeberrima domanda anti Carter che simboleggiò il trionfo di Ronald Reagan nel 1980: “State meglio rispetto a quattro anni fa?”. Romney ha privilegiato i temi economici, ribadendo il suo obiettivo di creare dodici milioni di posti di lavoro durante i primi quattro anni della sua amministrazione. Una promessa che assomiglia alla stima fatta dagli analisti di Moody’s , che ritengono che dal 2013 al 2017 l’occupazione dovrebbe passare da 134 a 146 milioni di posti di lavoro.  La ricetta di Romney non è stata delineata con precisione nel discorso, e sono riecheggiati la solita impostazione della destra americana, propensa a ridurre le tasse e ad eliminare programmi sociali. Il candidato del Gop ha ribadito la sua opposizione all’aborto e la difesa del matrimonio tradizionale, posizioni tradizionale della base repubblicana. Nel discorso Romney ha dedicato particolare attenzione al tema femminile, essendo consapevole che l’ostacolo più grosso tra lui e la presidenza sono le donne americane, che votano più dei loro connazionali maschi, ed in questo momento sono schierate per Obama. La politica estera è rimasta sullo sfondo, anche se il candidato repubblicano ha evidenziato come l’America sia stata indebolita dalla timidezza del suo presidente, che ha fallito ed ora deve essere mandato via dalla Casa Bianca.

La Convention repubblicana si chiude senza particolari sorprese. Nei prossimi giorni bisognerà capire quale effetto avrà avuto sui sondaggi, che al momento non registrano il tipico rimbalzo demoscopico che segue all’assise che apre la campagna elettorale delle presidenziali. Sulla stampa e sui media americani la copertura è stata al solito massiccia, e tra pochi giorni si potrà direttamente comparare la differenza tra la Convention di Tampa e quella di Charlotte.

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