Spd: Non andare ad Atene è vergognoso

lunedì, 3 settembre 2012

Secondo un sondaggio pubblicato dal Financial Times solo un quarto dei tedeschi ritiene che la Grecia debba rimanere nell’euro. Un sentimento che si scontra nettamente con le parole pronunciate dal capogruppo della Spd, che ritiene al contrario necessario, politicamente ed eticamente, lanciare un messaggio di attenzione e solidarietà alla popolazione ellenica. Frank-Walter Steinmeier si è espresso così sul tema Grecia nel corso di una lunga intervista al quotidiano Die Welt. Steinmeier, ministro degli Esteri nel primo governo Merkel di grande coalizione, e favorito per la ricandidatura a cancelliere per le federali del 2013, ha definito come vergognosa l’assenza della Merkel o degli altri leader europei da Atene. “Trovo davvero pauroso quello che è successo in Europa in soli due anni di crisi. Le dichiarazioni dirette ai paesi membri da parte di troppi politici sono pieni di malignità e risentimento.” Steinmeier rimarca come mai si sarebbe aspettato che in così tempo un paese dell’Unione europea come la Grecia sarebbe potuto finire così isolato ed abbandonato da tutti gli altri. Per quanto riguarda il comportamento della Merkel sulla vicenda greca, il leader della Spd evidenzia come la cancelliera si esprima sì in toni più moderati, ma questo dipenda solo dagli umori dell’opinione pubblica. “Nè la Merkel è mai stata ad Atene, così come nessun altro capo di governo europeo ha sentito la necessità di visitare la Grecia. Provo vergogna per un simile sviluppo della politica europea”. Steinmeier ritiene comunque essenziale il proseguimento del consolidamento delle finanze pubbliche da parte del governo ellenico, e se la Troika approverà il nuovo programma del governo Samaras, il capogruppo della Spd ritiene plausibile anche un allungamento dei tempi concordati. “Alla fine bisogna valutare se in questo modo sarà più facile ottenere i pagamenti dei crediti elargiti”. Alla luce degli sforzi greci per Steinemeier è assolutamente necessario evitare inutili discorsi, sia speculativi che minacciosi, su un’eventuale separazione di Atene dalla zona euro.

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