Comizio conclusivo di Bersani alla festa democratica di Reggio Emilia. Si candida al governo del paese ricordando che a decidere devono essere gli elettori, non i banchieri. Ma per lui parlano soprattutto le simbologie: lo sfondo rosso del palco, intonato con la sua cravatta, come nei comizi di un glorioso tempo andato. E alla fine, tra gli applausi, al momento del commiato, il segretario solleva (un po’ maldestramente, per la verità) una bimba di colore, come a ricordare che bisognerà darle la cittadinanza non appena giunti al governo. Questa è una presentazione di sè piuttosto nuova, fino a un anno fa per paura della Lega difficilmente l’avremmo vista. Infine il palco da cui è scomparsa la nomenklatura, lasciando il posto ai volontari delle zone terremotate. Speriamo non siano solo simboli e parole.