La Spd ancora senza leader contro la Merkel

lunedì, 17 settembre 2012

Angela Merkel sembra essere invincibile: da ogni tornante della crisi la cancelliera esce più rafforzata, unica leader europea ad essere stata toccata in maniera minima da scosse politiche e sociali che hanno riplasmato la politica continentale. E’ da questa considerazione che partono le difficoltà della Spd. La sinistra tedesca, il principale partito di opposizione alla maggioranza borghese che governa Berlino da quasi 3 anni, è ancora senza leader. Tra un anno ci saranno le elezioni federali che decideranno una parte significativa del destino dell’Unione europea, e al momento la Spd non sa quale candidato cancelliere contrapporre alla Merkel. Il weekend scorso si è svolto a Berlino un congresso che è servito, almeno per la maggior parte dei media tedeschi, ad eliminare uno dei possibili candidati alla sfida contro la Merkel. Il presidente della Spd Sigmar Gabriel si sarebbe infatti defilato dalla corsa verso la cancelleria, in quanto consapevole delle sue minime chance nella conquista della candidatura. Rimarrebbero in campo i due favoriti della vigilia, il capogruppo socialdemocratico al Bundestag Frank-Walter Steinmeier e l’ex ministro delle Finanze Peer Steinbrück.

 

Frank-Walter Steinmeier avrebbe i favori della macchina del partito, che apprezza molto la sua personalità e la sua capacità di sintesi tra le diverse anime della socialdemocrazia tedesca. Peer Steinbrück sarebbe invece preferito per il suo profilo economico-finanziario. Ministro delle Finanze molto apprezzato ai tempi della Grande Coalizione, il primo a portare la Germania al pareggio di bilancio post riunificazione, Steinbrück si è distinto per essere il critico più autorevole e competente della politica europea della Merkel. Secondo Der Spiegel Peer Steinbrück è stato il “vincitore” del congresso di Berlino, nel quale ha ribadito il suo strenuo no ad un bis della Grosse Koalition che governò la Germania tra il 2005 ed il 2009. Nei sondaggi la Cdu ha recuperato il vantaggio nei confronti della sinistra che aveva perso dall’inizio dell’alleanza coi liberali, e in questo momento l’unica coalizione possibile sembra proprio una riedizione dell’intesa tra il partito della Merkel e Spd. I socialdemocratici vogliono recuperare parte dello svantaggio palesando il prima possibile l’alternativa di governo che vogliono proporre alla Germania. A novembre il partito dovrebbe indicare il suo leader per le prossime federali, anche se il metodo di scelta rimane incerto. La proposta di primarie interne alla base del partito, sul modello di quelle svolte dai socialisti francesi nel 2006, è stato bocciato per l’opposizione dei big della Spd.  Nei mesi scorsi si è esclusa dalla competizione Hannelore Kraft, rieletta trionfalmente ministro presidente del Bundesland tedesco più grande, Nordreno-Vestfalia.

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