Augurandoci che di qui a stasera in Lazio la giunta della vergogna rassegni le dimissioni, L’Infedele (ore 21,10 su La7) vuole chiedersi insieme a voi: saremo capaci di inventare un metodo diverso per selezionare la classe dirigente, che sia più democratico e funzionale del disastro in cui s’è ridotta la politica? Qualcuno ci crede davvero ai candidati per il Parlamento o per il governo scelti online tramite autopresentazione di curriculum, filmati e buoni propositi? Ciascuno nella solitudine incorporea del proprio terminale? Direte: meglio la democrazia digitale che la telepolitica in cui, scopriamo adesso, i partecipanti addirittura pagano col denaro pubblico le proprie comparsate nelle emittenti locali. Ma la partecipazione attiva, gli incontri, il senso di comunità che deriva dalla conoscenza diretta, la delega motivata e controllata e revocabile, sono anticaglie di cui la democrazia potrà fare a meno? Ne parliamo stasera a partire dal crollo di credibilità della politica in Lazio (ma non solo) per arrivare al “liquid feedback” proposto da Grillo e Casaleggio come metodo per comporre le liste elettorali del loro movimento. Senza trascurare la vendita di La7, visto che entro le 17 di oggi si dovrebbero conoscere le offerte pervenute agli advisor per la nostra emittente.
Gli ospiti dell’Infedele sono:
–Antonio Padellaro direttore de “Il Fatto”
–Lucia Annunziata che da domani porta online l’edizione italiana di “Huffington Post”
–Paolo Gentiloni del Partito Democratico
–Giancarlo Galan del Popolo della Libertà
–Paolo Ainio pioniere dell’internet italiano, presidente del gruppo “Banzai” (che edita anche questo sito)
–Marco Confalonieri portavoce dei “Pirati”, scelto con votazione online
–Dario Pattacini giornalista della Tv bolognese 7 Gold coinvolto nella vicenda delle trasmissioni politiche a pagamento