Opel, nuovo no a Marchionne

venerdì, 5 ottobre 2012

Questa mattina Il Sole 24 Ore aveva annunciato un rinnovato interesse della Fiat per una casa automobilistica europea in difficoltà, Opel. Sergio Marchionne aveva già cercato di compare l’azienda nel 2009, quando General Motors l’aveva messa in vendita. La Merkel però disse no al Lingotto, e GM decise di ristrutturare Opel invece che liquidarla.

A tre anni di distanza, e con un mercato automobilistico sempre più in crisi, Marchionne vorrebbe comprare Opel praticamente a costo zero, accollandosi le strutture produttive del gruppo come fatto con Chrysler nel 2009. A differenza di Obama la Merkel è assai più diffidente sulla Fiat, e condizione per la riuscita del progetto è la separazione tra la stessa Opel e la Peugout. La casa francese è anch’essa in profonda crisi, e potrebbe rinunciare alla partnership con l’azienda tedesca per gestire la propria, dolorosa ristrutturazione.

Il nuovo tentativo di Marchionne di comprare, in modo pressoché gratuito, Opel ha lasciato perplessi molti osservatori della stampa tedesca. L’impegno finanziario suggerito dalle mosse della Fiat non convince, anche a causa delle difficoltà generali del settore.  Il clima non è dunque mutato rispetto al 2009, anche se a questo giro il no secco è arrivato dal top management di General Motors. Il vice presidente della compagnia automobilistica Usa, Stephen Girsky, ha immediatamente confermato come l’Opel non sia in vednita. Il dirigente americano ha inoltre ribadito la sua fiducia nella partnership con l’ammaccatta Peugeot. Ancora una volta dalla Germania è arrivato un secco no per il Ceo della Fiat.

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