Gli inediti di Kafka diventano patrimonio di Israele

lunedì, 15 ottobre 2012

I materiali inediti di Franz Kafka saranno pubblicati dalla Biblioteca nazionale di Gerusalemme e custoditi all’interno dei suoi archivi. Lo ha deciso il tribunale di Tel Aviv nella causa che ha disposto l’eredità di Max Brod, il giornalista biografo del grande scrittore boemo, che pubblicò gran parte dei suoi lavori dopo la morte di Kafka. Lo scrittore aveva chiesto al suo amico di bruciare le sue opere, ma per fortuna dopo la sua scomparsa avvenuta nel 1924 Brod le fece conoscere al mondo , che così scoprì definitivamente il genio di Kafka.

Nei materiali ancora inediti che fanno parte dell’eredità Brod si trova un vero e proprio tesoro.  Decine di lettere indirizzate a grandi scrittori europei come Thomas Mann, Arthur Schnitzler, Stefan Zweig e Jaroslav Hasek, album di disegni inediti, bloc notes con esercizi per imparare l’ebraico, appunti di vita quotidiana, il manoscritto del racconto ”Preparativi di nozze in campagna”, una bozza del romanzo ”Il castello” e il manoscritto del racconto incompiuto ”Riccardo e Samuele”. Ora questo scrigno potrà essere pubblicizzato, grazie alla decisione del tribunale di Tel Aviv. I magistrati israeliani hanno stabilito che la proprietà della preziosa collezione di scritti di Kafka appartenuta all’amico Max Brod, sia trasferita alla Biblioteca Nazionale di Gerusalemme, dove verrà catalogata.

Prima della morte, Kafka consegnò i suoi scritti a Brod con la richiesta di bruciare tutto ciò che era rimasto inedito. L’amico ignorò le istruzioni dello scrittore e quando Brod lasciò Praga per la Palestina nel 1939 portò con se una valigia contenente vari scritti di Kafka. Alla morte di Brod nel 1968, il materiale non ancora pubblicato di Kafka passò alla sua segretaria Esther Hoffe  che a sua volte lo ha poi lasciato alle sue figlie, Eva Hoffe e Ruth Wiesler, deceduta alcuni mesi fa.  Nonostante la ferma opposizione delle due sorelle israeliane, il Tribunale di Tel Aviv, dopo una attenta interpretazione del testamento lasciato da Brod nel 1961, ha infine stabilito che gli scritti sono parte del patrimonio di Israele e dovranno essere custoditi nella Biblioteca Nazionale.  Dopo la catalogazione il materiale sarà successivamente pubblicato. La famiglia Hoffe ha annunciato che farà ricorso in appello contro la sentenza.

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