L’arresto dell’architetto di Penati avrà conseguenze sulla politica lombarda

mercoledì, 24 ottobre 2012

Mentre l’inchiesta bolognese su Zoia Veronesi, assistente di fiducia di Bersani, mi sbaglierò ma dubito possa avere significativa rilevanza sulle primarie del centrosinistra, ben diverso è l’arresto dell’architetto Renato Sarno (nella foto) ordinato dalla Procura di Monza. Indicato come “collettore di tangenti per la sinistra” nell’ambito del “sistena Sesto San Giovanni”, Sarno era uomo di fiducia di Filippo Penati. Come tale già coinvolto nella vicenda dell’autostrada Serravalle e dell’ospedale San Raffaele, oltre che dell’area industriale dismessa di Sesto. Nel proporsi come motore di un’alternativa al centrodestra in Lombardia, il Pd dovrà fare in pubblico quei conti politici con la vicenda Penati che forse qualcuno s’illudeva di poter eludere. Non parlo di vicende giudiziarie ma di una concezione del rapporto fra politica e affari, spartizione di incarichi pubblici, distribuzione degli appalti, che ha condizionato anche il modo di fare opposizione nel (quasi) ventennio formigoniano.

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