Istat: un quinto degli italiani soffre di privazioni materiali

venerdì, 16 novembre 2012

L’Italia soffre la crisi. Le persone sono sempre più insoddisfatte delle loro condizioni economiche, e le deprivazioni materiale subite dai nuclei familiari sono in forte aumento. Sono i dati principali della ricerca dell’Istat “Aspetti della vita quotidiana“, studio annuale condotto a marzo i cui risultati sono stati pubblicati nel mese di novembre.  Il 40,5% delle famiglie giudica la propria situazione economica sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente, mentre cresce dal 43,7% al 55,8% la percentuale dei nuclei familiari che dichiarano un peggioramento della propria situazione economica. La percezione delle famiglie è, comunque, molto diversificata rispetto alla condizione della persona di riferimento. Dichiarano un peggioramento della propria situazione economica in misura superiore quelle con persona di riferimento lavoratore in proprio (58,8%), operaio (56,9%) e in cerca di occupazione (73,4%).

Il peggioramento è avvertito in modo trasversale alla società italiana, anche se la soddisfazione è maggiormente concentrata al Sud. E’ assai preoccupante anche il netto aumento delle persone che dichiarano di subire privazioni materiali. Nel 2010, non si erano registrate variazioni significative della percentuale di individui in famiglie deprivate, cioè quelle con tre o più sintomi di disagio economico su un elenco di nove problemi:

  1. Incapace di far fronte a spese impreviste
  2. Non può permettersi una settimana di ferie all’anno
  3. In arretrato con bollette, affitto, mutuo o debiti diversi dal mutuo
  4. Non può permettersi un pasto proteico almeno una volta ogni due giorni
  5. Non può riscaldare adeguatamente l’abitazione
  6. Non può permettersi la lavatrice
  7. Non può permettersi la televisione a colori
  8. Non può permettersi il telefono fisso o mobile
  9. Non può permettersi l’automobile

Nel 2011, invece, l’indicatore di deprivazione è cresciuto di 6,2 punti percentuali, raggiungendo il 22,2%, e la deprivazione grave è aumentata  dal 6,9% all’11,1% . In particolare, è cresciuta  la quota di individui in famiglie che dichiarano di non poter sostenere spese impreviste (dal 33,3% al 38,4%), di quelle che non possono permettersi una settimana di ferie all’anno lontano da casa (dal 39,8% al 46,5%), quella di coloro che affermano di non poter permettersi, se lo volessero, un pasto adeguato (cioè con proteine della carne, del pesce o equivalente vegetariano) ogni due giorni (dal 6,7% al 12,3%) e di quelle che dichiarano di non poter riscaldare adeguatamente l’abitazione (dal 11,2% al 17,9%). Sostanzialmente stabili risultano, invece, gli indicatori relativi all’avere arretrati per il mutuo, l’affitto, le bollette o per altri debiti (dal 12,8% al 14,2%) e quelli relativi all’accesso ai beni durevoli.

 

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