Maroni e Salvini, avete qualcosa da dire sul razzismo di Radio Padania?

giovedì, 22 novembre 2012

Grazie al prezioso monitoraggio di Daniele Sensi veniamo a conoscenza dell’ennesima trasmissione razzista di Radio Padania Libera, l’emittente che ha sede in via Bellerio a Milano nella sede nazionale della Lega. Questa volta si tratta della “rivalutazione” dei “Protocollo dei savi di Sion” che secondo quanto detto a Radio Padania, con logica stringente, per quanto falsi siano direbbero cose vere. Qui di vero purtroppo c’è solo il razzismo culturale del movimento che fa capo a Maroni e Salvini. I quali, state pur tranquilli, faranno finta di niente. Già una volta, su mia iniziativa, Radio Padania è stata condannata per propaganda razzista. Spero che almeno Leo Siegel, autore in quella circostanza di una lettera autocritica che ho apprezzato, voglia prendere posizione. Sul blog di Daniele Sensi potete ascoltare la registrazione dell’intervento di Pierluigi Pellegrin sul “Protocollo dei savi di Sion”.

 

 

Ecco il testo dell’intervento trascritto dal bravo Daniele Sensi.

“I Protocolli di Sion sono stati smentiti e smascherati, ma io li ho letti e sono pieni di spunti interessanti. Veri o presunti, ci sono delle situazioni che meritano di essere prese in considerazione,  per esempio quando si dice che ai gentili devi lasciare la politica, mentre i soldi e la comunicazione se la terrebbero i semiti. Ed è curioso, se andate a vedere: la politica, in effetti, è così, la politica non viene impiegata da un determinato tipo di persone, la occupiamo noi;  invece gli spazi che sono dedicati alla gestione dei soldi, la grande finanza internazionale e la grande comunicazione fanno capo a famiglie di origine semitica. Questo è un dato di fatto. Ciò significa il Nuovo ordine mondiale e il Bilderberg? Non lo so e non ci penso e non credo, però io dico: partiamo da questo dato di fatto oggettivo: le principali famiglie che governano la finanza internazionale sono di origine ebrea, questo è un dato di fatto; i principali organismi delle agenzie di informazione sono occupati da uomini che sono comunque ebrei; la più grande macchina dello spettacolo, cioè Hollywood, andate a vedere i nomi e sono tutti ebrei dichiarati;  questo è un dato di fatto, giusto o sbagliato, preoccupante, terrorizzante o indifferente non lo so, ma questo è un dato, poi le conclusioni sarà lecito poterle tirare. Naturalmente, però, Trilateral e Bilderberg, come fanno i miei amici complottisti,  non mi sembrano la strada più conveniente per attirare l’attenzione o convincere le altre persone: evocare questi spettri non mi sembra molto astuto. Non metto in discussione, non critico quello che dicono i miei amici complottisti, ma da vecchio addetto stampa metto in discussione la forma in cui ce lo viene comunicato: i dati,  i numeri e i nomi ve li posso fornire quando volete, i nomi che governano la finanza, l’informazione e Hollywood sono per la preponderanza nomi ebrei, di famiglie ebree,  dichiaratamente ebree; detto questo,  voi non sentirete mai quello che sto dicendo ripreso per esser dileggiato; se io invece avessi fatto dei ragionamenti da dietrologo sul Nuovo ordine mondiale, la Bestia e 666,  allora qualcuno avrebbe approfittato di un vulnus di comunicazione, di una esposizione del fianco, per colpire in modo vigliacco e schifoso, e se ti sei preso un calcio nel basso ventre o un colpo alle spalle, lo hai preso, mentre tu devi fare di tutto per non prenderlo, se vuoi proteggere e difendere quello che ritieni giusto”.

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