Alfio Marchini? Ha troppi amici per piacermi, è er Montezemolo de Roma

domenica, 2 dicembre 2012

Perfino nell’intervista a Lucia Annunziata con cui annuncia la sua candidatura a sindaco di Roma, il costruttore Alfio Marchini riesce a parlare bene di tutti. Aggiungeteci che è pure bello gentile simpatico e ricco. Ricordo quando una dozzina di anni fa mi confidò di riconoscere in Enrico Cuccia una figura quasi paterna e di avere per questo voluto farsi tramite dei contatti fra il banchiere e Massimo D’Alema. Poi bloccò l’uscita dell’intervista. A che gioco gioca ora Alfio Marchini? Quali interessi rappresenta dietro alla già insopportabilmente logora fornula del “movimento civico”? Com’è che personaggi come lui (e come Caltagirone) sono riusciti a indurre Nicola Zingaretti a ritirarsi in anticipo dalla corsa per il Campidoglio?
Detto in sintesi, il Montezemolo de noantri appare a me come l’ennesima anomalia di cui la politica italiana dovrebbe fare a meno. Le sue prime dichiarazioni da candidato confermano che, in romanesco, si ha a che fare con un formidabile paraculo. Fatemi il piacere: dichiarate i vostri interessi; eventualmente schieratevi a destra o a sinistra; lasciate perdere la demagogia dei movimenti civici cuciti su misura sulle vostre ambizioni personali.

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