Il MoVimento si ribella contro le parlamentarie di Grillo

mercoledì, 5 dicembre 2012

Sul blog di Beppe Grillo, il punto di riferimento del MoVimento 5 Stelle, non ci sono mai state così tante critiche al leader come in questo momento. Il motivo scatenante la rabbia della base sono le “parlamentarie”, il metodo scelto dal “capo politico” del M5S  per la selezione dei candidati alle prossime elezioni politiche. I criteri sono infatti molto rigidi: può partecipare solo chi è iscritto al MoVimento ed è già stato candidato alle elezioni locali, ma non ha conseguito più di un mandato dai cittadini. Inoltre, è necessario avere la fedina penale pulita. Le liste del M5S sono una novità piuttosto recente della politica italiana, ed i candidabili sono in effetti pochi. Lo stesso Grillo ha ammesso che al Senato della Lombardia sarà presente una lista di soli 22 nomi sui 47 posti teoricamente disponibili.  Anche in altre Regioni ci sono simili problemi. In Sicilia, Liguria e Sardegna, il numero dei candidati e delle posizioni disponibili è pressoché identico, un problema che de facto svuota il senso della competizione.

La rigidità nelle scelte dei candidabili si rispecchia anche nei criteri per la formazione della platea elettorale. Alle parlamentarie possono votare solo gli iscritti al MoVimento 5 Stelle, che abbiano inviato i documenti di identità per la loro certificazione. Le lamentele sono numerose, come racconta la Republbica di oggi. “Qualcosa non funziona a livello tecnico. Ho votato tra i candidati della circoscrizione Lazio 1, ma dopo aver espresso le 3 preferenze, la pagina mi diceva che mi restavano ancora 3 voti», lamenta Rossella, che ha chiuso, riaperto, e votato di nuovo: «Ma credo non sia un funzionamento corretto, vero?”.  C’è Gianni Pasquini, che ha visto i video ed è un po’spaventato: «La maggior parte è fatta male e povera di contenuti, uno per tutti Gianna della Toscana.  Mi sono venuti i brividi. Forse la selezione via Web non è la più sicura!». O ancora Luigi: «Mi sembra di avere capito che per votare devo ricevere una e mail, ma ciò non è accaduto. Mi sono registrato con le modalità richieste. Come devo fare a contattare il blog?». Non può farlo, Luigi. Può giusto sfogarsi, come tutti gli iscritti al portale, che non hanno modo di instaurare un dialogo con chi manda indicazioni via mail, o form da riempire.

Il sospetto dei brogli si è iniziato anche a diffondere: il voto potrebbe essere controllato dagli amministratori, un’inquietudine rafforzata dall’intera atmosfera che permea queste parlamentarie. Valentino Tavolazzi, storico esponente del MoVimento 5 Stelle espulso dallo stesso Grillo, è stato durissimo contro l’esperimento che ha definito come “Casaleggium” :” Il Casaleggium ha stabilito chi sia candidabile, senza alcun confronto preventivo, ed ha tradito quanto promesso da Grillo in tutte le piazze: chiunque si può candidare, se incensurato, non iscritto a partiti e se non ha svolto due mandati. Le scarse informazioni disponibili e le modalità di voto hanno impedito una partecipazione più larga e consapevole’. Altro che milioni al voto, ‘le Parlamentarie stanno assumendo una dimensione parrocchiale’ e usano un ‘metodo inqualificabile in base ai valori fondanti per il M5S, quali trasparenza e partecipazione’. “La sicurezza dei risultati e’ (non) garantita da un’azienda di comunicazione, non conosciamo il numero degli aventi diritto al voto, ne’ e’ previsto un meccanismo di verifica obiettiva della correttezza dei risultati”. A Bologna, città culla del MoVimento, tre esponenti storici hanno criticato la loro esclusione dalle parlamentarie, avvenuta in base a criteri diverse da quelli stabiliti. Anche a Genova il M5S ha criticato l’assenza di un passaggio in assemblea plenaria per la selezione dei “portavoce” in Parlamento.

 

Il blogger e giornalista Fabio Chiusi ha creato un sito dove vedere i video delle candidature degli esponenti del MoVimento, eccone una breve selezione.

Alberto Magarelli – Lazio

Paola De Pin – Veneto

Davide Iacono – Campania

Stefano Vignaroli – Lazio

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