Adieu monsieur Depardieu, ex cittadino francese disonorato

domenica, 16 dicembre 2012

Gérard Depardieu annuncia oggi con una lettera aperta al primo ministro francese la sua intenzione di restituire il passaporto per protesta contro il governo che l’accusa di ingratitudine. Ciò a seguito della sua decisione di trasferire la residenza in Belgioo per sfuggire alla severa progressività della normativa fiscale introdotta dal socialista Hollande, come promesso in campagna elettorale. Depardieu sarebbe rimasto ricco sfondato lo stesso, anche pagando il 75% di imposte sulla cifra eccedente il milione di euro l’anno di reddito. Aliquote così severe erano del resto in vigore negli Stati Uniti proprio nel periodo del loro boom capitalistico. A mio parere Depardieu merita solo di essere preso alla lettera: non so se sia legalmente possibile, ne dubito, ma la plateale sua indifferenza all’esigenza di redistribuire la richezza in un momento di crisi -pur senza espropriare o tanto meno lasciare sul lastrico nessuno- merita solo la pubblica riprovazione. Simbolicamente egli ha disonorato la cittadinanza della Republique che si fonda su Liberté Egalité Fraternité.
Bisogna riconoscergli solo il merito della sfrontatezza: in Italia nessun evasore fiscale (e Depardieu, badate bene, non lo è) ha il coraggio di affrontare pubblicamente la legge.

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