L’evasione fiscale ha “rubato” 41 miliardi di euro nel 2012

lunedì, 17 dicembre 2012

L’evasione fiscale è ancora uno dei problemi più gravi del nostro paese. Nel solo 2012 la Guardia di Finanza ha stimato una sottrazione di 41 miliardi di euro al Fisco, una somma così ingente che supera le manovre di bilancio più dure approvate negli ultimi anni di crisi. L’evasione è un fenomeno molto diffuso, con tratti poliedrici ormai radicati in ampi strati della nostra società. Si passa da chi affitta i suoi immobili in nero a coloro i quali portano i propri soldi all’estero. Lo scontrino rimane uno sconosciuto per molti commercianti, così come esistono svariati professionisti che non hanno mai presentato una dichiarazione dei redditi.

La somma di questi comportamenti ha scavato una vera e propria voragine nei conti pubblici, perché secondo la Guardia di Finanza l’evasione ha sottratto 41 miliardi di euro nel 2012, suddivisi tra 28 non dichiarati e 13 portati illecitamente all’estero. Una cifra record che potrebbe aumentare con un incremento dei controlli, come dimostrano gli «andamenti» analizzati dagli esperti. Questa valutazione arriva alla fine di un anno, quello che si sta per concludere, nel quale la lotta all’evasione è tornata al vertice dell’agenda politica italiana.

 

La Guardia di Finanza ha intensificato i suoi controlli, e una verifica su tre delle Fiamme Gialle compiuta nel 2012 ha evidenziato una situazione di irregolarità. Si passa dall’abituale mancanza dello scontrino, fino a ristoratori che gestivano attività commerciali mai dichiarate al Fisco. In questi dodici mesi sono stati scoperti 7500 evasori totali, ovvero persone che avevano redditi anche cospicui nonostante fossero nullatenenti per l’Agenzia delle Entrate. Nel 2012 la crisi e le manovre sempre più aspre dei governi che si sono succeduti hanno fatto aumentare l’evasione fiscale, che nelle stime della Guardia di Finanza è passata dai 21 miliardi  del 2011 ai 28 attuali. Il rovescio della medaglia arriva però con il recupero delle somme. Perché i finanzieri individuano i patrimoni e ottengono il sequestro dei beni,ma l’effettivo rientro del capitale nelle casse dello Stato è troppo spesso aleatorio. Finora soltanto 900 milioni di euro sono stati effettivamente incassati. Ancora più difficile è il contrasto dei movimenti illeciti dei capitali, sopratutto per quanto riguarda il loro recupero. La Guardia di Finanza ha evidenziato come su oltre 4 mila controlli sui movimenti transfrontalieri di capitali e valuta oltre la metà fossero irregolari.

 

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