Alla frontiera con la Svizzera è boom di “spalloni” volontari

giovedì, 20 dicembre 2012

Il traffico alla frontiera tra Italia e Svizzera di Como è sempre più intenso. Il “Corriere della Sera” di oggi rivela come negli ultimi mesi si sia verificato un forte incremento degli “spalloni” non professionisti, le persone che spostano in modo illegale i loro capitali dall’Italia alla Svizzera o viceversa. “Nell’immaginario collettivo—spiega al Corriere il tenente colonnello Alessandro Luchini, comandante del Gruppo Ponte Chiasso della Finanza — si pensa che i soldi viaggino soprattutto verso la Svizzera. Invece non è così: il 50% delle somme intercettate è in entrata nello Stato e quest’anno sul valore complessivo c’è stato anche un aumento”. I nuovi “spalloni” infatti non solo portano i loro risparmi nei “sicuri” conti cifrati delle banche svizzere, ma prelevano dai conti correnti detenuti nella Confederazione Elvetica le somme di denaro per soddisfare le nuove necessità.

Questo è il quadro che emerge dall’ultima giornata di controlli, dove sono stati “scovati” 400 mila euro. Una farmacista del Molise è stata fermata, informa il Corriere, imbottita di banconote per un valore di 80 mila euro. I soldi erano stati nascosti in tutti gli indumenti, e la giustificazione esposta ai finanzieri è stata la seguente: “Mi servono per pagare le tasse in Italia.” L’imbarazzata spiegazione evidenzia il carattere sempre meno “professionale” degli spalloni. Esistono persone che per mestiere trasportano i soldi all’estero, ma i loro servizi sono costosi. Ecco allora che per professionisti, casalinghe o impiegati nasce il “fai da te” per trasferire i risparmi in Svizzera, con metodi piuttosto comici. “Il nascondiglio classico è la cintura modificata, che all’interno contiene una fodera: è usata soprattutto per passare la frontiera a piedi o in treno. Poi ci sono le panciere, dotate di sottilissime tasche in cui i biglietti da 500 euro diventano invisibili. Le donne invece preferiscono infilare i soldi nel reggiseno o negli slip, pensando forse che nessun finanziere tasterà le parti intime. Calcolo sbagliato, però: a parte il fatto che tra i funzionari della Dogana ci sono molte donne, qui è in servizio anche Tango, il labrador fiuta-soldi cui non sfugge nulla.”

La paura delle tasse e della crisi ha intensificato il via via degli “spalloni”.  Le Fiamme gialle alla frontiera di Ponte Chiasso negli ultimi dodici mesi hanno compiuto 650 interventi, intercettando capitali per oltre 54,4 milioni di euro tra banconote (13 milioni) e titoli al portatore (41,4 milioni) e riscuotendo sanzioni immediate per 500 mila euro. Il mito della Svizzera, rimarca però il “Corriere”, rischia di rivelarsi un’illusione. Oltre ai rischi legali che si corrono trasferendo i soldi in modo illegale, l’apertura di un conto cifrato è assai onerosa, visto che si parla di poco meno di 2 mila euro. Per piccoli capitali il saldo è poco conveniente, specie se si prende in considerazione il costo delle sanzioni , pari anche al 300%. Come nota sarcasticamente il quotidiano di Via Solferino, un piccolo professionista  aggiunge al nero dell’evasione il rosso del conto.

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