I 16 punti dell’Agenda Grillo

venerdì, 28 dicembre 2012

Dopo alcune settimane di difficoltà mediatica – le espulsioni dei critici Favia e Salsi, il flop di partecipazione delle parlamentarie – Beppe Grillo prova a ritornare al centro della scena proponendo la sua agenda per il paese. Mentre il nuovo polo centrista si raggruppa attorno all’Agenda Monti, il capo politico del MoVimento 5 Stelle detta sul suo blog i 16 punti che saranno il cuore del programma di governo in caso di vittoria elettorale. Come scrive Grillo, “il programma di Rigor Montis, nel caso il M5S riesca a partecipare alle elezioni e le vinca (perché porsi limiti?) diventerà carta straccia con buona pace dei suoi sostenitori Casini e Fini.” La maggior parte dei 16 punti dell’Agenda Grillo riecheggiano alcuni temi classici del MoVimento 5 Stelle: abolizione dei finanziamenti ai partiti ed alla stampa, maggior peso alla democrazia diretta tramite l’abrogazione del quorum nei referendum e la valorizzazione delle leggi di iniziativa popolare.

Su altri temi Grillo sembra invece riecheggiare il populismo berlusconiano di queste ultime settimane. Fortissima contrapposizione al governo Monti, e contrasto all’euro. Il capo politico del MoVimento 5 Stelle ne sembra consapevole, e così corregge questa impostazione con il richiamo alle politiche di sostegno alle piccole e medie imprese di François Hollande, e con l’introduzione del reddito minimo di cittadinanza, misura suggerita anche dall’Agenda Monti. Tema tipico di Grillo è il contrasto alla Tav e alle altre “Grandi Opere Inutili”, dalle quali attingere i fondi sottratti al Welfare dalla spending review del governo tecnico. Anche la garanzia dell’accesso gratuito alla rete come diritto fondamentale per i cittadini è un tipico punto del M5S. L’anti berlusconismo ritorna invece nel contrasto al conflitto di interessi, tema ritornato d’attualità dopo l’invasione mediatica del Cavaliere.

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