Spero per loro che non se ne rendano conto, ma il male che i portavoce dell’Aiart (associazione telespettatori cattolici) provocano al cattolicesimo italiano è direttamente proporzionale alla loro ottusità. Denunciando Corrado Guzzanti e La7 per vilipendio della religione, essi non fanno che mettere il dito nella piaga di quella satira intelligente: il potere temporale della Chiesa, lo stridente contrasto fra le sue argomentazioni spirituali e i suoi interessi materiali. Da secoli tale contraddizione e’ oggetto di riflessione critica in cui l’irriverenza fa da sacrosanto (si’, sacrosanto) contraltare a un malinteso senso di regalità che i vertici ecclesiastici si autoattribuiscono. L’Aiart non rappresenta i telespettatori cattolici, li danneggia. Ditegli di smettere, fanno male anche a voi.