“Beppe Grillo, vorrei parlarti della morte della mia famiglia”

martedì, 5 febbraio 2013

Cristina Gilberti ha perso la sua famiglia in un incidente stradale di trentadue anni fa. La caduta in un burrone di un fuoristrada a Limone Piemonte provocò la morte di suo padre Renzo, di sua madre Rossana e di suo fratello Francesco. Alla guida del veicolo c’era un amico della famiglia Gilberti, Beppe Grillo, che riuscì miracolarsi a salvarsi aprendo la portiera del fuoristrada prima che precipitasse in un burrone. Per quell’incidente il comico genovese fu condannato per omicidio colposo in Corte d’Appello, sentenza poi confermata dalla Cassazione. Cristina ora ha cambiato cognome, visto che il marito della sorella della madre la adottò dopo la tragedia. Dopo 30 anni di silenzio Cristina Gilberti ha deciso di parlare per la prima volta con la stampa, raccontando al settimanale Vanity Fair dei suoi vani tentativi di parlare con Grillo del dramma che ha cambiato per sempre la sua vita. Il settimanale ha confermato di aver provato a contattare il comico genovese per un commento sulla vicenda, ma Grillo ha preferito non rispondere alla richiesta.

Il quotidiano online Giornalettismo ha ripreso alcuni passi dell’intervista, che pubblichiamo.

Cristina Giberti, unica sopravvissuta all’incidente con Beppe Grillo alla guida che le portò via madre, padre e fratello, parla con Vanity Fair del suo dramma e attacca il comico genovese. Nell’intervista, presente nell’ultimo numero di Vanity Fair in edicola, la donna dice che ha cercato di incontrare per molto tempo il comico genovese dopo l’accaduto e ha contattato anche il suo ufficio stampa per chiederlo, ma senza riuscirci. Dice Cristina:

“Chiedo solo di incontrare il signor Grillo. È un gesto che devo a me stessa, ma anche ai miei genitori e a mio fratello, che non possono più parlare: lo faccio io a nome loro. Molte volte mi sono chiesta che cosa proverei ad averlo davanti a me, di persona, per chiedergli di quel giorno. Fra tutti quelli che in questo periodo sentono continuamente parlare di lui e vedono la sua faccia e leggono ovunque le sue parole ci sono anche io, e lui dovrebbe ricordarselo, e dovrebbe capire l’effetto che mi fa. Ogni giorno penso a come sarebbe la mia vita se i miei genitori e mio fratello fossero ancora con me”.

Il giornalista le chiede perché proprio oggi, alla vigilia delle elezioni, vuole incontrare il leader del MoVimento 5 Stelle:

“Gliel’ho detto: il signor Grillo è una presenza pubblica come mai prima, e come mai prima è forte la mia esigenza di confrontarmi con lui. La mia non è certo l’unica vita segnata da un lutto, mi guardo intorno e ne vedo tante di storie simili. La differenza è che nel mio caso – con i media che parlano continuamente di lui e del perché non si candida, e ogni tanto fanno anche vaghi riferimenti alla morte dei miei cari – dimenticare è impossibile. Tutte le domande che ho cercato di seppellire – che mi tormentano con i loro “perché” – sono tornate a galla. Ora ho bisogno delle risposte, una volta per tutte, per guardare avanti”.

Infine, la Giberti racconta dei suoi contatti con lo staff di Grillo:

“Ci ho provato. Ho anche telefonato al suo ufficio stampa: ho espresso il desiderio di un confronto privato, mi hanno promesso che mi avrebbero fatto sapere. Mi ha richiamato un nipote di Grillo: mi ha spiegato che tutta la sua famiglia aveva sofferto per l’incidente, che non era il momento di ritornare sull’argomento. Ma per me il momento è questo: sono cresciuta, sono mamma, sono pronta per sapere e per parlare. Solo dopo quel “no” ho accettato di parlare con voi”.

 

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