Cosa rivelano i sondaggi segreti

martedì, 19 febbraio 2013

Lo stop alla pubblicazione dei sondaggi nelle ultime due settimane prima del voto ha generato da ormai un po’ di anni alcune tradizioni tipiche del nostro paese. La prima è l’annuncio del sorpasso, o del pareggio, da parte del leader che era in più o meno chiaro svantaggio nelle ultime intenzioni di voto pubblicate dai mezzi di informazione. Ieri ci ha pensato Berlusconi a ravvivare questa consuetudine, sostenendo alla Fiera di Milano come il Pdl, o più probabilmente il centrodestra, abbia superato il centrosinistra. Il fatto che nessun sondaggio possa essere pubblicato non può smentire questa dichiarazione, anche se oggi “la Repubblica” evidenzia come tra Lega e Pdl in Veneto serpeggi una forte paura del sorpasso da parte del MoVimento 5 Stelle.

La seconda tradizione ormai consolidata, partita nel 2006, è la pubblicazione dei sondaggi “segreti” su alcuni siti di informazione, come Notapolitica.it oppure Youtrend. Visto che la legge ne vieta la diffusione, questi siti ricorrono ad alcuni stratagemmi ironici per rivelare i dati che vengono costantemente rilevati dalle società demoscopiche per i loro committenti, partiti, mezzi di informazione e grandi società, italiane oppure internazionali. Su Notapolitica ormai da anni ci sono le “corse ippiche clandestine”, ovvero i leader o i partiti vengono associati a nomi di cavalli più o meno famosi. Le simpatie di centrodestra dei titolari del sito si tradiscono con il nomignolo assegnato a Berlusconi, Varenne. Su Youtrend invece le dimissioni di Ratzinger hanno consigliato l’analogia del Conclave, con Bersani che diventa “cardinale di Piacenza” mentre Berlusconi è il suo “omologo di Monza e Brianza”, alleato con l’arcivescovo di Varese”, ovviamente Maroni, e così via. La pubblicazione ironica e divertita dei sondaggi “segreti” ha perfino attirato l’attenzione di The Economist, che ha chiuso il suo pezzo rimarcando sarcasticamente come l’articolo non parlasse di intenzioni di voto.

Il quadro delineato dalla corse dei cavalli o dalla sfida nel Conclave è piuttosto fedele a dati pubblicati prima del black out. Nota Politica ci dice che per tre istituti la scuderia legata al fantino di Piacenza, Bettola per la precisione, ha un vantaggio tra i 4,6 e i 6 punti di distacco. Al Gran Premio de la Pisan, che sarebbe la sede della Regione Lazio, il destriero progressista ha quasi dieci punti di vantaggio rispetto all’ex fantino che aveva cavalcato in questo ippodromo tra il 2000 ed il 2005.  Le voci del Conclave delineano un quadro piuttosto simile. Pio Polo, evidente gioco di parole su uno dei più noti sondaggisti italiani, rivela che il cardinale di Piacenza ha cinque punti di vantaggio, il distacco che gli veniva già assegnato in precedenza. L’ultima voce dal Conclave arriva invece dalla Lombardia, dove Lando Pallio Uccelli, sondaggista diventato piuttosto conosciuto per le sue apparizioni televisive in un noto programma di approfondimento politico, rileva che il candidato legato al cardinale di Piacenza, ovvero il leader del centrosinistra, avrebbe un punto di vantaggio sull’arcivescovo di Varese. Secondo questa rilevazione il dominio ventennale del centrodestra al Pirellone potrebbe dunque concludersi. Il boom di Grillo, di cui si discute moltissimo nei retroscena dei giornali ma non si riscontra in realtà in questi dati “segreti”, si osserva solo nelle voci dal Conclave del Veneto, dove il Camerlengo di Genova avrebbe superato la soglia dei 20 punti, mettendo così in discussione la vittoria del centrodestra al Senato. Se il quadro tracciato dalle corse ippiche e dalla voci del Conclave verrà confermato dai numeri che conosceremo ormai solo il 24 ed il 25 febbraio, le considerazioni fatte negli ultimi mesi saranno ancora valide. Per il centrosinistra la vittoria alla Camera appare probabile, ma la formazione di una maggioranza stabile al Senato è invece piuttosto ardua. Il fattore decisivo, più che la rimonta di Berlusconi, che sembra, e ripetiamo sembra, essersi esaurita, potrebbe proprio essere l’eventuale boom del MoVimento 5 Stelle.

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