Jorge Mario Bergoglio è il nuovo Papa con il nome di Francesco I. L’elezione è arrivata alla seconda giornata di Conclave, alla quarta o quinta votazione. Bergoglio, l’unico gesuita presente nel collegio dei cardinali che ha scelto il nuovo Pontefice della Chiesa cattolica, ha 76 anni ed è dal 1998 l’arcivescovo di Buenos Aires. Nel 2005 Bergoglio, secondo le ricostruzioni dei vaticanisti, fu il candidato più votato del Conclave che elesse Ratzinger, raccogliendo molti consensi nel fronte, guidato dal cardinal Carlo Mario Martini, che avrebbe preferito un successore di Giovanni Paolo II meno legato all’eredità del Pontefice polacco.
Papa Francesco I è diventato il primo vescovo di Roma sudamericano. Oppositore del lusso e degli sprechi (ha vissuto in un modesto appartamentino e per spostarsi usa i mezzi pubblici) quando fu ordinato cardinale nel 2001, obbligo’ i suoi compatrioti che avevano organizzato raccolte fondi per presenziare alla cerimonia di Roma, a restare in Argentina e a donare i soldi ai poveri. Bergoglio ha già al suo attivo tre “primati” da papa: è il primo gesuita a salire sul soglio pontificio, nonché il primo a chiamarsi Francesco e il primo sudamericano.
Queste sono state le prime parole pronunciate dal nuovo Papa. “Fratelli e sorelle, buonasera. Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui. Vi ringrazio dell’accoglienza della comunità diocesana di Roma al suo vescovo. Prima di tutto vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito Benedetto XVI, in modo che il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca”, dice Francesco I prima di recitare il Padre Nostro. “Preghiamo per tutto il mondo perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa che oggi cominciamo sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa bella città”. E poi: “Incominciamo questo cammino della chiesa di Roma, vescovo e popolo insieme, di fratellanza, amore, fiducia tra noi, preghiamo uno per l’altro, per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Questo cammino di chiesa sia fruttuoso per l’evangelizzazione”. Infine: “Pregate per me e a presto, domani voglio andare a pregare la Madonna, buonanotte e buon riposo”. “E’ bellissimo che abbia scelto il nome Francesco perche’ rappresenta un intero programma dedicato ai poveri. Spero che ci ‘spogliera’ un po’ tutti”, dice entusiasta una delle tante suore che per ore hanno aspettato di sapere chi fosse il nuovo pontefice. E la notizia che sarà un papa dell’America Latina e’ stata accolta dai piu’ ‘come una bellissima nuova opportunita’ per la Chiesa’.
Questa è l’apertura del sito del quotidiano “Clarin”, il principale quotidiano argentino.
Questa è la biografia completa pubblicata dal sito dell’agenzia Ansa.
orge Mario Bergoglio, gesuita, Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina e sprovvisti di Ordinario del proprio rito, è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, ma poi ha scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto. L’11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo San José di San Miguel.
Fra il 1964 e il 1965 è stato professore di letteratura e di psicologia nel collegio dell’Immacolata di Santa Fe e nel 1966 ha insegnato le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires. Dal 1967 al 1970 ha studiato teologia presso la Facoltà di Teologia del collegio massimo San José, di San Miguel, dove ha conseguito la laurea. Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote. Nel 1970-71 ha compiuto il terzo probandato ad Alcala de Henares (Spagna) e il 22 aprile 1973 ha fatto la sua professione perpetua.
E’ stato maestro di novizi a Villa Barilari, San Miguel (1972-1973), professore presso la Facoltà di Teologia, Consultore della Provincia e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio 1973 è stato eletto Provinciale dell’Argentina, incarico che ha esercitato per sei anni. Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel.
Nel marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la sua tesi dottorale; quindi i superiori lo hanno destinato al collegio del Salvatore, da dove è passato alla chiesa della Compagnia nella città di Cordoba come direttore spirituale e confessore. Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires.
Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l’ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Antonio Quarracino, del Nunzio Apostolico Monsignor Ubaldo Calabresi e del Vescovo di Mercedes-Lujan, Monsignor Emilio Ogénovich. Il 3 giugno 1997 è stato nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino.
E’ autore dei libri: Meditaciones para religiosos del 1982, Reflexiones sobre la vida apostolica del 1986 e Reflexiones de esperanza del 1992. E’ Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un Ordinario del loro rito.
Gran Cancelliere dell’Università Cattolica Argentina. Relatore Generale aggiunto alla 10/a Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2001). Dal novembre 2005 al novembre 2011 è stato Presidente della Conferenza Episcopale Argentina. Dal Beato Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di San Roberto Bellarmino.