L’unità europea non è una congiura. Risposta a Martinelli

giovedì, 21 marzo 2013

Caro Daniele Martinelli,
la ringrazio innanzitutto di avere recuperato una foto che mi è cara: risale a una mia esibizione in foggia Queen architettata da Victoria Cabello.

 

Mi spiace di non averne una sua altrettanto suggestiva. Quanto alla definizione di portavoce (o “portasilenzio” per usare l’espressione odierna di un giornalista che lei certamente apprezza più del sottoscritto, Marco Travaglio), smetterò di adoperarla. Ma certo i propositi suoi e di Claudio Messora, quando nei giorni scorsi annunciavate di assumere l’incarico già programmato per compensare l’inesperienza dei parlamentari M5S in materia di comunicazione, inducevano all’equivoco. D’ora in poi la chiameremo “ottimizzatore della comunicazione istituzionale del portavoce del Movimento”, anche se -da esperto qual è ne converrà- suona un po’ burocratico, oltre che lunghetto. Non la farei tanto lunga su ignoranza e malafede, pur con tutto il rispetto per il suo curriculum.
Veniamo alle sue libere opinioni (le mie purtroppo non lo sono, essendo un tesserato del Pd) di “estimatore della vecchia liretta”. Converrà che l’ingresso dell’Italia dell’euro è stato approvato con voto largamente maggioritario dal nostro Parlamento. Non imposto, quindi, come “operazione élitaria di un gruppo ristretto”. E che parlare di massoneria non è la stessa cosa di additare come “consorteria o conventicola” i protagonisti di quella operazione largamente condivisa dalle principali forze politiche dell’epoca. Liquidare il processo decennale di integrazione europea come una congiura ordita da un non meglio precisato circolo massonico, a mio parere non solo è falso, ma impedisce un sereno dibattito sulle scelte future.
Lei è libero di ritenere che l’Italia sia stata svantaggiata dall’ingresso nell’unione monetaria, mentre io credo che siano altri i fattori che hanno danneggiato la nostra economia, non l’euro. Mi riferisco per esempio al trattato di Maastricht e alla sua ottusità di cui stiamo pagando i costi. Ma dall’attuale drammatica situazione io mi auguro si esca rinforzando l’integrazione politica, fiscale e sociale dell’Unione Europea fino a realizzare la Confederazione degli Stati Uniti d’Europa. Non certo con il ritorno alle monete nazionali.
Non dubito, infine, che la sua designazione come ottimizzatore della comunicazione istituzionale del portavoce del Movimento sia avvenuta nel pieno rispetto dello statuto e dei regolamenti M5S. Tali normative consentono ai titolari della suddetta associazione di assegnare un ruolo di supervisione sull’attività degli eletti a persone che gli iscritti non avevano ritenuti adatte a rappresentarli. Super-Porcellum, appunto.
Di nuovo la ringrazio per la risposta e la saluto cordialmente,
Gad Lerner

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