Matrimonio gay in Francia, anche il Senato dice sì

venerdì, 12 aprile 2013

La Francia è ormai ad un passo dall’approvazione in via definitiva i matrimoni gay. Dopo il voto favorevole dell’Assemblea Nazionale, anche il Senato ha dato il suo via libera alla legge. Ora il progetto di legge tornerà all’Assemblea nazionale per l’approvazione definitiva, che appare più che scontata. Mercoledì 17 aprile ci sarà l’ultimo voto, così che all’inizio dell’estate anche gli omosessuali francesi potranno unirsi in matrimonio davanti alla legge.

L’approvazione delle nozze gay costituisce la piu’ importante riforma sociale in Francia a partire dall’abolizione della pena di morte nel 1981. Stamane, il Senato, camera non elettiva nel sistema istituzionale transalpino, ha approvato il provvedimento per alzata di mano e dopo aver operato pochi emendamenti all’articolato passato alla camera lo scorso 12 febbraio. La legge tornerà dunque all’Assemblea nazionale per l’ultimo passaggio, visto che  Una volta riapprovata alla camera, la legge sui matrimoni omosessuali dovrebbe entrare in vigore in estate e la Francia raggiungerà così, su questo terreno, gli altri paesi, europei e non, che hanno approvato le nozze gay a partire dal 2001. Allora i Paesi Bassi furono la prima nazione a riconoscere l’uguaglianza davanti alla legge delle coppie omosessuali, e negli anni successivi il matrimonio gay è stato adottato in diversi paesi, tra cui la Spagna e la maggioranza degli stati dell’Europa del Nord.

Le nozze omosessuali sono al momenti il successo più importante della presidenza Hollande, che in questo momento si trova in grave difficoltà a causa della crisi economica che attanaglia anche la Francia. Il tema ha diviso l’opinione pubblica transalpina, e nel corso dell’esame del progetto di legge sono state numerose le manifestazioni dei favorevoli e dei contrari ai matrimoni gay. Al momento i francesi sembrano supportare le nozze omosessuali, anche se nei sondaggi si rileva una maggioranza di contrari sul tema delle adozioni. La politica transalpina si è divisa in modo aspro sull’argomento, con la sinistra compatta nella difesa dell’uguaglianza della comunità LGBT, e la destra, repubblicana o lepenista, radicalmente contraria.

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