Vendola: E’ il momento di creare un soggetto unico della sinistra

sabato, 13 aprile 2013

Per Nichi Vendola è arrivato il momento di pensare ad un partito unico della sinistra, che riunisca le esperienze di Pd e di Sel, in un soggetto politico nuovo e più grande. E’ l’affermazione più rilevante dell’intervista del presidente della Puglia al quotidiano “La Stampa”, in cui il leader di Sinistra Ecologia e Libertà commenta con grande favore l’iniziativa di Fabrizio Barca. Lo stesso ministro del governo Monti oggi ha dichiarato che alle ultime elezioni ha votato sia Pd che Sel.

A “La Stampa” Nichi Vendola ha detto che “si apre la strada per un soggetto unico per la sinistra italiana. Ma è sbagliato pensare a Fabrizio Barca già come leader.Si tratta di un progetto che guarda il futuro che a me interessa discutere a fondo. Intanto perché c’è una critica radicale della metafisica della tecnica e delle oligarchie tecnocratiche”, afferma il leader di Sinistra Ecologia e Libertà e poi, “se qualcuno ricomincia a parlare di destra e sinistra in tempi in cui la retorica del cambiamento è tutta incentrata sul conflitto anagrafico o sul nuovismo, io non posso che essere d’accordo”. E riferendosi al leader della sinistra, Vendola afferma: “se partiamo dal leader significa che non abbiamo capito niente del discorso che ci ha proposto Barca”. Per il leader di Sel quella di Barca è una “sollecitazione sacrosanta che deve costringerci a lavorare molto e tutti insieme per costruire una proposta politica. Cominciamo un cammino tutti insieme. Poi saranno le cose a determinare, eventualmente, divisioni e separazioni. Se qualcuno mi chiede se sto sciogliendo Sel, io rispondo semmai sto sciogliendo il Pd in qualcosa di più grosso e più importante. Appunto, il soggetto del futuro per tutta la sinistra”. All’assemblea nazionale di oggi Vendola proporrà l’ingresso di Sinistra Ecologia e Libertà all’interno del Pse, “perchè quello è il luogo dove si può mettere in discussione l’egemonia liberista”.

In relazione all’elezione del presidente della Repubblica, Vendola sottolinea che “non deve essere il frutto di un accordo tra nomenklature. Il metodo giusto, quello usato per Boldrini e Grasso. Poi sarei ovviamente contento se fosse votato da tutto il parlamento”. Una rosa di nomi? “Vorrei solo che avesse un nome come la rosa, ossia femminile”. Sul governo, Vendola ha detto di scommettere ancora su Bersani: “non mollo. Bisogna assolutamente togliere di mezzo l’ipotesi di un governo con la destra di Berlusconi e invece andare in parlamento con il progetto del governo di cambiamento e verificare li’ se si assumeranno la responsabilità di ucciderlo prima di farlo nascere”.

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