Pd e Pdl trovano un nuovo accordo: scheda bianca

giovedì, 18 aprile 2013

Il deludente risultato di Franco Marini nel primo turno di votazione per la presidenza della Repubblica ha subito fatto cambiare rotta ai suoi principali sostenitori. Il Partito democratico ed il Popolo della Libertà hanno entrambi deciso di votare scheda bianca al secondo ed al terzo turno di votazioni, quando sarà ancora in vigore il quorum dei due terzi. Dalla quarta votazione invece la soglia per eleggere il nuovo Capo dello Stato diventa  la maggioranza assoluta, ovvero 504 grandi elettori invece che 672 come è stato per il primo turno. Franco Marini ha superato, di soli 16 voti, il quorum della maggioranza assoluta, ma l’accordo tra le due principali forze del Parlamento, ed il centro montiano, non sembra più reggere. E’ dunque assai probabile che nei prossimi due turni il candidato più votato sarà Stefano Rodotà, che ha brillantemente concluso al secondo posto, ottenendo più preferenze rispetto alla somma di MoVimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia e Libertà.

Beppe Grillo sul suo blog ha paragonato l’accordo tra Pd e Pdl sul nome di Marino ad un’intesa tra partiti che avevano combattuto la Resistenza e fascisti dopo il 25 aprile del 1945, e l’assemblea del Capranica di ieri all’ultimo discorso di Mussolini ai gerarchi fascisti tenuto al teatro Lirico di Milano. Per Grillo il paese è esausto di accordi sottobanco con Berlusconi, ed il voto di oggi ne è stata una conseguenza. La reazione del leader del MoVimento 5 Stelle è al momento la più rilevante, visto che finora i big degli altri due partiti, Bersani e Berlusconi, non si sono espressi sul fallimento dell’accordo su Marini.

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