Mentre Napolitano forza le procedure costituzionali condensando in poche ore le consultazioni -siamo già di fatto in un’anomala repubblica presidenziale- c’è già chi nel Pd annuncia: votiamo il governo di larghe intese e chi fra noi non ci sta deve andarsene. Parole dette da Dario Franceschini sull'”Unità” di oggi. Spettacolare dietrofront rispetto alla linea ufficialmente (falsamente?) sostenuta fino alla settimana scorsa.
Davvero questi dirigenti pensano che basti cambiare la fisiognomica dei ministri, sostituendo Monti con Renzi o Letta o Amato o chichessia, perchè la maggioranza col Pdl nata nel novembre 2011 possa dare risultati migliori di quelli già severamente giudicati dagli elettori?
La forzatura con cui si vuole varare il nuovo governo entro la settimana trascina il Pd a compiere un passo esiziale di non ritorno. Una sottomissione intollerabile.