Il M5S si spacca sulla retribuzione dei parlamentari

martedì, 7 maggio 2013

Il MoVimento 5 Stelle si divide sulla diaria dei parlamentari ed i rimborsi spese che rimpinguano, quasi raddoppiano, le retribuzioni di deputati e senatori. Un referendum tra gli eletti, rivelato da “La Repubblica” e dall’Agi, ha portato al primo no degli eletti del M5S a Grillo e Casaleggio. I due fondatori del MoVimento avevano infatti chiesto ai loro parlamentari di devolvere la quota non spesa della loro diaria alle onlus, autoriducendosi lo stipendio in modo significativo. I deputati ed i senatori del MoVimento si sono tagliati l’indennità di carica, portandola da 10 a 5 mila euro lordi, ma sulla rendicontazione delle spese si sono divisi, e la maggioranza ha preferito mantenere l’intero importo dei vari rimborsi concessi per i collaboratori, spese di trasporto, mantenimento a Roma e così via. Quando sono stati eletti i parlamentari a 5 Stelle hanno firmato un impegno a rendicontare le spese effettivamente sostenute, ma il problema, sollevato da Grillo e Casaleggio, è cosa fare dei soldi eccedenti: restituirli come vogliono i leader del M5S oppure tenerli per la propria attività politica?

ll 48,48% sui circa 130 partecipanti  al sondaggio (sono 163 i parlamentari del M5S) ha preferito trattenere completamente la diaria. Per la “rendicondazione pura” (ovvero trattenere quanto si spende) sarebbe d’accordo il 36,30%, mentre il 5,30% indicherebbe di stabilire un limite di spesa per macro aree da confermare poi in un’ulteriore assemblea dei gruppo. Il caso ha aperto una forte polemica sul sito di Beppe Grillo, la community ufficiale del MoVimento 5 Stelle. Come racconta l’Ansa,  chi commenta rimarca come “occorre informazione e subito…”. Gli utenti del sito di Grillo (che siano militanti, trolls, iscritti o altro) si interrogano e non nascondono un po’ di rabbia (almeno fino alle 11:30).”Gente abbiamo un problema molto grosso, i giornali sulla storia degli stipendi e delle indennità ci stanno mangiando di brutto, e molta gente che aveva simpatia per il movimento ora ci guarda come lo scarto dei vecchi partiti…occorre informazione e subito…dimostrare con fatti concreti che noi siamo diversi. Io nel mio piccolo vi difendo a spada tratta, però purtroppo i media mi smentiscono col loro borioso tono da ‘Giornalismo’ del peggiore dei tabloid”, scrive Giovanni M. da Empoli. “Si può fare chiarezza sulla notizia di oggi riguardo ai rimborsi non restituiti? Sembra che la metà dei nostri non vogliano restituirla…”, scrive marcos. “Lo stipendio dei Senatori e Deputati del M5S ,deve essere quello stabilito prima delle elezioni,altrimenti tutti a casa. Attenzione non potete prenderci per il…! Non dovevate sequestrare i soldi di chi ha rubato? Non avevate tutti i dati nel computer?”, aggiunge Luciana Rosati. “Qui non abbiamo a che fare con giornalisti pennivendoli ma con Beppe Grillo, il garante di noi elettori a 5 Stelle, che vi ha chiesto di rispettare i patti preelettorali con cui vi siete presentati a noi, sulla restituzione della diaria eccedente le spese rendicontate e destinare que4sto sovrappiù meritoriamente a delle Onlus. Perché la maggioranza di voi non vuole farlo? non vuole rendicontare e non vuole restituire? Se cominciate a comportarvi come la casta che differenza c’é tra voi e Fiorito? Nessuna! Non cominciate a dare i paraculo”, urla Francesco S. “Voglio sperare che la notizia di Repubblica sulla restituzione volontaria dei rimborsi spese dei parlamentari m5s sia una delle sue solite bufale. Se così non fosse, il movimento intero perderebbe una parte molto importante della sua credibilità. Attenzione: la politica è servizio, non affare o lavoro. Coloro che lo fanno per affare o lavoro, lo vadano a fare nei partiti tradizionali”, conclude Maverick.

La polemica ha messo in difficoltà i vertici del MoVimento 5 Stelle, visto che la riduzione significativa della retribuzione dello stipendio dei parlamentati è sempre stata una battaglia simbolo del M5S. Vito Crimi ha puntualizzato con un video la posizione dei 5 Stelle, ma il capogruppo al Senato, come si può notare dalle sue parole, non smentisce la divisione del gruppo, e sopratutto il fatto che una parte significativa degli eletti non ha intenzione di restituire la diaria ed i vari rimborsi spese.

Nei prossimo giorni a Roma scenderà Gianroberto Casaleggio, il leader del MoVimento 5 Stelle insieme a Beppe Grillo. Casaleggio incontrerà i parlamentari che fanno parte delle commissioni economiche, per discutere del suo “tour” tra gli imprenditori del Nord, al fine di rilanciare le proposte del M5S su questo tema. Come rimarcano molti giornali odierni, è però probabile che il “guru” del MoVimento debba affrontare anche il tema della diaria per risolvere un problema molto sensibile per l’elettorato “grillino”.

 

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