Zanda: Berlusconi è ineleggibile ed un senatore a vita non può avere i suoi comportamenti

giovedì, 16 maggio 2013

Sono trascorse poche settimane dalla nomina del governo Letta, ma le polemiche politiche tra i tradizionali avversari ora uniti nell’esecutivo, Partito democratico e Popolo della Libertà, stanno già riesplodendo senza soluzione di continuità. Dopo l’annuncio del centrodestra di una nuova norma sulle intercettazioni, il presidente dei senatori democratici Luigi Zanda ha rilanciato sull’ineleggibilità di Silvio Berlusconi. Nel corso di un’intervista al quotidiano episcopale “Avvenire”, il capogruppo del Pd a Palazzo Madama ha rimarcato come ” secondo la legge italiana Silvio Berlusconi, in quanto concessionario, non è eleggibile. È ridicolo che l’ineleggibilità colpisca Confalonieri e non lui. Poi se vuole una valutazione politica allora sta facendo la domanda alla persona sbagliata: io sono un avversario politico di Berlusconi.” Una presa di posizione molto netta, che conferma quanto aveva espresso Zanda nel recente passato. L’esponente democratico aveva infatti aperto, ad inizio legislatura, alla possibilità che il Pd votasse a favore dell’ineleggibilità del leader del Pdl rispondendo all’iniziativa di Flores D’Arcais.

Nel resto dell’intervista Zanda ha espresso concetti altrettanto polemici nei confronti del centrodestra. Sulla possibile nomina di Silvio Berlusconi a senatore a vita, un’ipotesi che viene ventilata da più settori al fine di concedere al Cavaliere il salvacondotto giudiziario che non si è riusciti ad introdurre in questi anni per via legislativa, il capogruppo del Pd al Senato è stato tranchant: ” I senatori a vita li sceglie il capo dello Stato, ma non vada avanti: in sessantasette anni di Repubblica non è mai stato nominato nessun senatore a vita che abbia condotto la propria vita come l’ha condotta Berlusconi. Non credo che debba aggiungere altro”.Riflettendo sulla la requisitoria di Ilda Boccassini e sulla richiesta di interdizione perpetua Zanda avverte: “Tortora si e’ dimesso da parlamentare europeo per accettare il processo; Andreotti e’ stato presente a tutte le udienze… Berlusconi, invece, ha scelto di usare (e io direi in maniera spesso inopportuna) il legittimo impedimento. Io preferisco, senza nessun tentennamento, il comportamento dei primi due

Ulteriore durezza viene espressa nei confronti di Roberto Formigoni, eletto presidente della commissione Agricoltura del Senato anche con i voti del Partito democratico. “Dobbiamo chiedere alla politica, come primo requisito, di non violare la legge. Qui c’è la radice del problema. Dobbiamo insistere sulla necessità che la politica abbia comportamenti esemplari. E il nodo non si risolve mettendo il bavaglio alla magistratura. Si risolve pretendendo scelte e passi…sto pensando a Roberto Formigoni. È stato eletto presidente della commissione Ambiente del Senato anche con il nostro voto. Rientrava nell’accordo di governo e l’abbiamo rispettato, nonostante fosse oggetto di un’indagine dettagliata e carica di risvolti. Poche ore dopo essere stato eletto è arrivata però una richiesta di rinvio a giudizio con due imputazioni gravi: associazione a delinquere e corruzione. Beh, penso che Formigoni dovrebbe prenderne atto e, responsabilmente, rinunciare alla presidenza della commissione. Lo dovrebbe fare a propria tutela, ma anche a tutela del Parlamento”.

Com’era prevedibile, le parole di Zanda hanno provocato reazioni molto forte da parte degli esponenti del Popolo della Libertà. “L’intervista del presidente Zanda non facilita il compito del governo Letta” afferma chiaramente il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani. “Spiace che torni a ribadire, dopo averlo già fatto a inizio legislatura, la sua opinione personale sull’ineleggibilità di Berlusconi contraddicendo i pronunciamenti più volte espressi dalla competente giunta parlamentare in materia”. Fabrizio Cicchitto ha parlato di “inutile provocazione: solo in Italia si può sostenere che è ineleggibile chi si è presentato a tutte le elezioni dal 1994 ai giorni nostri e nel quale si riconoscono alcuni milioni di italiani che lo votano. Quanto allo stile di vita, dio ci guardi dai moralisti a comando: dei tartufi si è già occupato Moliere”.

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