Mario Borghezio espulso per gli insulti alla Kyenge

lunedì, 3 giugno 2013

Il gruppo del Parlamento europeo Europa della Libertà e della Democrazia, che raccoglie le formazioni euroscettiche, ha ufficializzato l’espulsione di Mario Borghezio. Come riporta l’agenzia Ansa, fonti del gruppo hanno reso noto che ”una maggioranza superiore ai due terzi” si e’ espresso favorevolmente alla proposta fatta venerdi’ scorso dal co-presidente Nigel Farage, il leader della formazione Ukip, il partito britannico che vuole far uscire il Regno Unito dall’Ue.  L’avvenuta espulsione di Borghezio sarebbe già stata comunicata al presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. Nella lettera non vengono indicati motivi specifici.

Borghezio, che ora andra’ nel gruppo dei non iscritti (dove sono gia’ raccolti 28 esponenti), avanza sospetti sull’iniziativa presa da Farage. ”Loro – dice Borghezio all’ANSA – sono finanziati dalla City, io invece come capo-delegazione Efd nella Crim (la commissione speciale antimafia del Parlamento europeo, ndr) martello sempre contro i superpoteri finanziari ed i paradisi fiscali”.Borghezio poi afferma che nei giorni scorsi lo stesso Farage ”a Edimburgo e’ stato pesantemente aggredito dagli indipendentisti scozzesi al grido di ‘razzista-razzista’… Il fatto che attacchi me, fa ridere”. Borghezio sostiene anche di ”non essere mai stato interpellato” dal gruppo ed aggiunge che ”buttare fuori uno senza sentirlo non succede nemmeno nel paesi di provenienza della Kyenge, forse succedeva in Unione Sovietica o in Cile, ma non nei paesi democratici”. ”Per quanto mi riguarda personalmente, mi basta la leale e ferma difesa dei leghisti degni di questo nome” aggiunge, precisando che ”sulla questione della Kyenge un filo di etichetta l’ho superata e le mie correzioni di tiro l’ho fatte”.

“Abbiamo appreso che il gruppo parlamentare degli ”euroscettici” Efd ufficializzerà ”da oggi” l’espulsione di Mario Borghezio. E’ la notizia che aspettavamo dopo aver consegnato due settimane fa a Strasburgo al presidente del Parlamento europeo e ai presidenti dei principali gruppi le 130mila firme raccolte sul sito Change.org in cui chiedevamo le dimissioni dell’eurodeputato del Carroccio per le affermazioni razziste rivolte nei confronti del ministro all’Integrazione Cecile Kyenge”. Lo afferma Stefano Corradino, direttore di Articolo21 e autore della petizione. ”A Strasburgo – spiega – il presidente Schulz e i parlamentari di schieramenti diversi ci avevano manifestato con parole nette e una dichiarazione congiunta, la loro presa di distanza comune dalle parole dell’esponente del Carroccio. E questo era l’esito che attendevamo. L’espulsione di Borghezio non è una vittoria di Articolo21 e Change.org ma di oltre 130mila cittadini che con la loro firma hanno detto chiaramente che nessun atteggiamento razzista può essere consentito in un consesso cosi’ importante come quello del Parlamento europeo”

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