La santità quotidiana e nascosta degli infermieri

domenica, 9 giugno 2013

Domenica mattina in ospedale. Telefonate a casa di gente che si strugge dal dolore e dalla nostalgia. Ultimi lamenti estenuati della notte che non voleva finire mai. Chi sta meglio non osa lamentarsi per l’insonnia. E in mezzo a questo normalissimo dolore di un reparto di chirurgia si muovono loro, gli infermieri. Capaci di allungarti una mano quando capiscono che la ferita ti rende complicato sollevarti, e poi di avvicinarti le ciabatte ai piedi, esperti nel fingere allegria. Ho sempre considerato il lavoro di cura in ambito sanitario fra le attivita’ umane piu’ delicate, faticose e complesse. La miseria delle retribuzioni del personale infermieristico rappresentano senza dubbio uno degli aspetti piu’ evidenti dell’ingiustizia sociale. Fare l’infermiere e’ un lavoro faticoso e usurante, anche se suppongo riservi la scoperta di incontri umani straordinari. Qui circola davvero l’umana santita’, come in pochi altri luoghi.

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