L’evasore fiscale Berlusconi non ha diritto all’impunita’

mercoledì, 19 giugno 2013

La Corte Costituzionale non si e’ lasciata condizionare da subdoli argomenti di opportunita’ politica che avrebbero “dovuto” prendere la forma di diluizioni o rinvii. E ha stabilito che un premier non puo’ convocare alla chetichella un consiglio dei ministri usando l’istituzione come strumento ostruzionistico al corso della giustizia. Sono quindi pienamente valide le sentenze di primo grado e d’appello che condannano Berlusconi per frode fiscale e ne ordinano l’interdizione dai pubblici uffici. Trattasi di un disonesto che ha truffato lo Stato italiano per decine di milioni di euro. Mantenerlo al vertice dello schieramento della destra italiana costera’ a quest’ultima un prezzo di credibilita’ prolungato negli anni.
Naturalmente Berlusconi ha convenienza a proseguire il suo appoggio al governo Letta, anche quando la Cassazione -com’e’ probabile- ne confermasse l’interdizione. Ma gli italiani avranno pieno diritto di considerarlo per quello che e’: un delinquente.

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