F35, il governo vuole acquistare 41 caccia in più

giovedì, 20 giugno 2013

L’Italia potrebbe di nuovo acquistare 131 F35, invece che 90. E’ la convinzione, oppure l’auspicio, del ministro della Difesa Mario Mauro, che ha aperto al ritorno al programma originale per l’acquisto dei nuovi caccia. L’Italia si era impegnata infatti per comprare 131 modelli dei Joint strike fighter, ma dopo le polemiche sul costoso programma, il governo di Mario Monti aveva deciso, su indicazione dell’allora ministro Ammiraglio Giampaolo Di Paola, di ridurre il numero dei cacciabombardieri a 90. Un taglio di 41 velivoli significa un risparmio di 4 miliardi di euro: il programma originale prevedeva infatti un esborso di 16 miliardi complessivi, contro i 12 attuali.

In visita all’azienda che costruisce i nuovi cacciabombardieri militari, la Lockheed Martin, il ministro Mauro ha però evidenziato come il numero definito degli F35 non sia stato ancora fissato. ”Il Parlamento è impegnato su 131 F35, il ministero autonomamente ha proposto 90, vedremo nel dialogo con il parlamento questa asticella dove si collocherà. Questo programma può riservare molte opportunità per noi, mi auguro che il dibattito parlamentare serva ad approfondire questa opportunità. Sul piano strategico e di ritorno economico, gli ordini hanno un senso sopra una certa soglia.” Come rimarca il “Fatto Quotidiano” di oggi, l’acquisto di 90 velivoli sarebbe giudicato economicamente non vantaggioso da Finmeccanica. L’azienda italiana infatti partecipa al progetto costruendo le ali degli F35 e parti delle loro fusoliere, ed avrebbe un ritorno economico solo in caso di un acquisto più corposo. Una posizione confermata dalle parole di Mauro, che ha altresì evidenziato come esista un vantaggio solo in caso di superamento di una certa soglia, anche se questa non è stata indicata con precisione.

Il Parlamento avrà la parola definitiva sul programma F35, ma come sottolinea l’articolo del ” Fatto Quotidiano”, l’aria appare mutata rispetto alla campagna elettorale, dove era prevalsa l’ostilità nei confronti del costoso programma di acquisti dei cacciabombardieri. La forza decisiva per la decisione sugli F35 sarà il Partito Democratico, che aveva messo nel suo programma elettorale la riduzione della spesa per questo programma militare. Nei prossimi giorni andrà infatti in votazione la mozione per lo stop agli F35, presentata da tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle, insieme a Sel ed anche una frazione degli esponenti del Pd. Nei giorni scorsi è stato lanciato un appello a sostegno di questa mozione, firmato tra gli altri da Don Ciotti, Roberto Saviano ed anche dal titolare di questo blog, Gad Lerner.

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