Alla leadership di Matteo Renzi nel centrosinistra tutti, più o meno volentieri si stanno adeguando. Da ultimo anche il sindaco milanese Pisapia. Domani leggeremo quella che si preannuncia come l’unica visione organicamente alternativa al renzismo, cioè il documento di candidatura di Gianni Cuperlo. Ma nel frattempo resta inevasa una domanda: cosa vuole farsene del Pd, Matteo Renzi? Lo criticai quando pareva snobbarlo quasi si trattasse di un intralcio sul suo percorso verso Palazzo Chigi. Dunque non posso che apprezzare il suo ripensamento, ora che non dice più che la segreteria del partito è faccenda che non lo riguarda.
Gli chiederei solo di esprimere, se ce l’ha, una visione non improvvisata sul partito alla cui guida è probabile si candidi. Lo ritiene necessario, provvisorio, che tipo di militanza e rappresentanza… oppure questo è solo un passaggio, uno scatto di carriera cui Renzi non può sottrarsi?