Se occorreva un’altra prova di quanto inopportuno sia il dogma
dell’infallibilità papale promulgato da Pio IX nel Concilio Ecumenico
Vaticano I, ce la fornisce la recente nomina di Francesca Immacolata
Chaouqui nella commissione preposta a vigilare sulle finanze vaticane.
La giovane consulente della Ernst & Young Italia molto aveva twittato
e rilasciato interviste per dichiararsi meritevole dell’incarico. Ora
emerge la sua partecipazione attiva alle lotte intestine del
Vatileaks, con tweet ostili al cardinale Bertone, uno solo dei quali
la dottoressa in giurispsrudenza rinnega: quello in cui si occupava
della (presunta) omosessualità di Giulio Tremonti. Non ho mai avuto il
piacere di conoscere la dottoressa in questione. Ma so che la capitale
d’Italia pullula di simili gentili signore, più o meno ben maritate.
Come peraltro numerosi colleghi di sesso maschile, fanno il mestiere
di consulenti. Appunto. La Chiesa e la consulente: sono sicuro che
Francesco si libererà di un sottobosco dai connotati antichi ma pur
sempre stupefacenti