Berlusconi è un bollito che si cuoce a fuoco lento

mercoledì, 14 agosto 2013

A me il comunicato del Quirinale, che temevo, considerandolo superfluo visto che la condanna di Berlusconi è definitiva, invece è parso netto e abile. Sta cucinando Berlusconi a fuoco lento. Disinnesca le minacce al governo Letta (voglio vedere che convenienza avrebbero i ministri Pdl a dimettersi ora) chiarendo che non ha nessuna intenzione di sciogliere le Camere. Invita chi lo volesse a presentare una domanda di grazia che verrà esaminata nei tempi (lunghi) e nei modi dovuti, senza chiarire se la clemenza possa riguardare o meno anche le pene accessorie a quella detentiva, ovvero l’interdizione dai pubblici uffici. Mentre l’incandidabilità, come spiega Violante, è un atto amministrativo che si determina per automatismo in seguito alla legge Severino. Insomma, Berlusconi e il Pdl facciano pure i loro conti e decidano liberamente come e se farsi comandare ancora dal condannato. Ma ogni giorno che passa, e avvicinandosi nuove sentenze e nuove inchieste sulle sue malefatte, appare più chiaro che ormai il suo grado di cottura è avanzato. Trattasi di bollito. Magari dopo Berlusconi la destra italiana riuscirà a essere anche peggio. Ma intanto lui è bollito.

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