La crisi economica sta colpendo tantissime società, ed anche le aziende più grandi devono ricorrere a metodi poco convenzionali per recuperare redditività in tempi rapidi, mentre i consumi interni continuano a languire in molti settori. Mondadori, una delle più importanti realtà del gruppo Mediaset, colosso dell’editoria italiana diretto dalla figlia di Silvio Berlusconi, Marina, ha preso una decisione piuttosto inconsueta per recuperare posizioni. L’azienda di Segrate ha infatti mandato una lettera ai suoi fornitori, firmata dal suo amministratore delegato Ernesto Mauri, nella quale ha chiesto la restituzione del 5% del loro fatturato realizzato con la stessa Mondadori. L’AD del gruppo chiede un Rebate, parola inglese traducibile come sconto, come modalità di partecipazione agli sforzi di ristrutturazione che il suo gruppo sta effettuando.
La lettera della Mondadori è stata pubblicata dal sito del “Fatto Quotidiano” in forma integrale. L’AD Mauri rimarca nella missiva l’irritualità della richiesta, ma si dice convinto che i partner commerciali la leggeranno in modo costruttivo. Anche perché la stessa lettera parla di una futura “rigorosa selezione dei partner”, un messaggio piuttosto chiaro rivolto agli investitori. La situazione del Gruppo Mondadori non è rosea. Il primo semestre del 2013 si è chiuso con perdite pari a 27,1 milioni di euro, ed un fatturato in calo del 9,4%, sceso a 612,3 milioni. Da giugno a Segrate vige lo stato di crisi, con un piano di prepensionamenti e cassa integrazione a rotazione per 44 giornalisti, mentre per altri 43 è prevista una copertura attraverso un regime di solidarietà tra tutti i redattori delle testate di Segrate, oltre ad una riduzione degli stipendi per tutti. Nel piano di rilancio citato dall’AD del gruppo nella lettera è inoltre previsto un taglio dei costi pari a 100 milioni di euro, da realizzare entro il 2015.