Lodo Mondadori, sconfitta da 541 milioni di euro per Fininvest

martedì, 17 settembre 2013

L’annullamento “Lodo Mondadori” costerà carissimo a Silvio Berlusconi, più di 500 milioni di euro.  Come riporta il sito dell’Agi, la terza sezione civile della Cassazione ha infatti confermato la condanna inflitta alla Fininvest dai giudici milanesi a versare un risarcimento alla Cir per la vicenda del Lodo Mondadori. La Suprema Corte ha condiviso quasi totalmente le conclusioni dei giudici del merito, accogliendo solo uno dei motivi di ricorso presentati dalla Fininvest, accoglimento che ha come conseguenza una lieve riduzione del risarcimento, quantificata in 46,5 miliardi delle vecchie lire, circa 23 milioni di euro.
Tale somma, quindi, dovrà essere detratta dal risarcimento a favore di Cir stabilito dalla Corte d’Appello di Milano, che era pari a 564,2 milioni di euro. In primo grado, invece, tale cifra era stata molto più alta: il giudice Raimondo Mesiano aveva stabilito un risarcimento pari a 749,9 milioni di euro.  Fininvest ha già consegnato nel 2011 i soldi a CIR, che però li aveva congelati in attesa del parere della Cassazione.

La cosiddetta “guerra di Segrate” svoltasi tra la fine degli anni ottanta e l’inizio del decennio successivo per il controllo dell’Arnaldo Mondadori Editore, uno dei più grossi gruppi editoriali dell’epoca, fu falsata dalla corruzione di un magistrato romano. Il giudice Metta della Corte D’Appello di Roma infatti fu corrotto, come stabilì una sentenza, dagli avvocati di Fininvest, tra i quali c’era Cesare Previti, per ribaltare il lodo arbitrale che aveva restituito alla Cir di De Benedetti le azioni del gruppo Mondadori. Dopo l’annullamento deciso dalla Corte d’Appello di Roma la “guerra di Segrate” fu risolta con un accordo che assegnò la maggior parte del gruppo Mondadori all’azienda di Berlusconi, dietro il pagamento di un conguaglio a Cir. Ora i magistrati hanno definitivamente quantificato il danno subito dal gruppo di De Benedetti in 541 milioni di euro.

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