Vince Boccia e il Pd ritira l’emendamento Imu (con figuraccia?)

martedì, 8 ottobre 2013

Maino Marchi (nella foto), ex sindaco di Correggio, è il deputato Pd che in Commissione Bilancio aveva presentato l’emendamento per reintrodurre l’Imu sulle case con rendita catastale superiore ai 750 euro. Giudicato inammissibile, modificato, ripresentato… e ora ritirato. Perchè? Solo per salvaguardare gli equilibri di governo delle larghe intese, come anch’io ho sostenuto nel mio scambio di lettere con Francesco Boccia che trovate qui sotto? Oppure ci si è accorti tardivamente che quel parametro dei 750 euro di rendita non garantisce affatto l’obiettivo di tassare le case di pregio salvaguardando tutte le altre? Sul “Corriere della Sera” oggi Dario Di Vico sostiene che anche abitazioni di 36 metri quadri a Roma e Milano rientrerebbero in una rendita catastale da 750 euro. Sappiamo bene che gli estimi catastali in Italia sono un jungla e invano da tempo se ne promette il riordino. Se la decisione di ritirare l’emendamento non fosse dettata dal riprovevole intento di togliere dall’imbarazzo Alfano, bensì dalla scoperta tardiva di aver proposto un metodo sbagliato per perseguire uno scopo giusto, allora dovremmo parlare di vera e propria figuraccia. Sarà bene che Maino Marchi o chi per esso chiariscano al più presto.
Resto dell’idea che anche in Italia, come nel resto d’Europa, sia necessaria una tassazione progressiva sulla casa di proprietà. Ma proprio per questo sarebbe il caso di partire con il piede giusto.

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