Grillo la fa giusta ma poi si giustifica in modo becero contro i “clandestini”

giovedì, 10 ottobre 2013

Ieri al Senato il MoVimento 5 Stelle ha ottenuto un’importante vittoria in commissione giustizia, dove un emendamento dei senatori Buccarella e Cioffi ha abolito il reato di clandestinità introdotto dalla legge Bossi-Fini. L’emendamento dei 5 Stelle è passato col in consenso di PD, Sel ed il parere favorevole del governo, ed è stato appoggiato anche da Scelta Civica. La norma riguarda la delega sulla messa alla prova, ma interviene solo sulla parte relativa al reato di ingresso e soggiorno clandestino, introdotto dalla legge 94 del 2009 in materia di pubblica sicurezza, a modifica della legge 286 del 1998, la cosiddetta Bossi-Fini. I 5Stelle precisano che rimangono in piedi tutti i procedimenti per l’espulsione e tutte le altre fattispecie di reato compresi dalla Bossi-Fini. Uno dei senatori che ha presentato l’emendamento, Maurizio Buccarella, M5S, ha espresso così la sua soddisfazione. ” Siamo orgogliosi di aver eliminato il reato di immigrazione clandestina che portava disagi e anche dei costi , oltre ad essere una norma ingiusta. Orgogliosi perché in questi giorni vediamo il paradosso della procura costretta a mettere sotto indagine chi presta aiuto. Io in Puglia facevo il difensore d’ufficio e ho difeso tantissimi immigrati, iracheni o afghani che fossero, e in ogni caso ho visto che si metteva in moto la macchina della giustizia per niente, tra l’altro con dei costi. Era una norma demagogica del centrodestra e della Lega, priva di una portata concreta.” La Lega Nord, tramite il suo capogruppo Bitonci, ha tuonato contro questa misura, definita “vergognosa2.

L’abolizione del reato di clandestinità ha però creato un forte subbuglio sul blog di Beppe Grillo, come rimarcato anche da questo tweet di Gad Lerner

 

La protesta ha messo subito in allarme il blog di Beppe Grillo, l’unica voce ufficiale del MoVimento 5 Stelle. Sul sito è comparso questo comunicato, firmato M5S Senato, quindi rivisto probabilmente da Claudio Messora, nel quale si presenta l’abolizione del reato di clandestinità in termini da destra tutta legge & ordine. “La legge Bossi-Fini con l’introduzione del “reato di clandestinità” in questi anni ha aumentato il numero di immigrati irregolari, ha distolto le forze dell’ordine dalla sicurezza del territorio ed aumentato i costi per la Giustizia con cifre spropositate. Il “reato di clandestinità” non ha risolto nulla aggravando solo i costi per la Giustizia, con meno sicurezza per le strade, senza combattere il fenomeno e lo sfruttamento legato a quest’ultimo, addirittura aggravandolo. Con questo emendamento le espulsioni dei cittadini irregolari potranno procedere per via civile, senza inghippi, senza inutili spese burocratiche (che gravano sulle tasche dei cittadini italiani), chi troverà persone in mezzo al mare potrà salvarle senza incorrere in nessun tipo di reato. Non lasceremo più morire nessuno in maniera inumana, ci sarà più sicurezza, più legalità e più umanità.” La parola umanità chiude un ragionamento che di umanitario, o umano, ha proprio poco. Il comunicato del gruppo M5S del Senato smentisce inoltre le parole di soddisfazione espresse da Buccarella, che si basavano su un ragionamento più progressista.

Da sempre Grillo è molto attento ai temi della sicurezza. Già nel 2007, quando il suo blog era tra i più visti in Italia ma il M5S ancora lontanissimo, commentò con parole molto dure l’omicidio della signora Reggiani di Roma, prendendosela contro i rom, definiti una bomba a tempo . Un posizionamento politico proseguito con la fondazione del MoVimento 5 Stelle, che sui temi della sicurezza è sempre stato lontano dalla retorica progressista che infornava alcune battaglie storiche, come la difesa dell’ambiente o l’acqua pubblica. Poco tempo fa, quando Milano fu scossa dagli omicidi di un migrante irregolare, Grillo attaccò i “Kabobo d’Italia“.

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