Da dove viene il nuovo motto di Grillo?

mercoledì, 23 ottobre 2013

Da un po’ di tempo Beppe Grillo conclude i suoi post con uno slogan, “In alto i cuori”. La convocazione del V3day si è conclusa così, così come il post nel quale era annunciata la partecipazione del M5S alle europee, oppure la richiesta diretta a Napolitano di sciogliere il Parlamento ed indire nuove elezioni. Oggi 23 ottobre 2010 Massimo Bordin nota su “Il Foglio” come questa tecnica sia piuttosto consueta nella retorica politica, e non solo. Lo slogan “In alto i cuori” ha però interrogato la memoria di Bordin, che ne ha svelato la provenienza. ” Per questo quando ho visto che i suoi proclami si concludono da un po’ con il motto “In alto i cuori” non ho pensato alla messa ma a qualcosa di politico che però non mi veniva in mente, c’era solo un vago ricordo di risse universitarie. Così ho controllato. E’ il titolo italiano dell’inno delle Camicie Brune. “In alto i cuori, in alto i gagliardetti/ serriamo i ranghi è l’ora di marciar” eccetera. Mi sono informato meglio e ho trovato conferma che l’inno era in voga in anni passati. Chi l’avrà suggerito al “dottor Gribbels”? In ogni caso ho capito perché dice che se non ci fosse stato il M5s ci sarebbe stata Alba dorata. Si vede che qualcuno aveva già avuto la stessa idea”. L’espressione “In alto i cuori” non è comunque associabile solo al nazismo, visto che appartiene anche alla Chiesa cattolica, ovvero “Sursum corda”, come ricordato dallo stesso Bordin. Difficile capire la provenienza specifica dell’espressione utilizzata da Grillo, visto che le due possibili fonti sono così diverse ed antitetiche.

“In alto i cuori” è la versione italiana della ben più nota, e controversa, “Das Horst-Wessel-Lied”, che è più conosciuta con il titolo “In alto la bandiera”. Questa canzone, composta dal militante delle SA naziste Horst Wessel divenne l’inno ufficiale del partito nazionalsocialista di Hitler dopo che l’autore fu assassinato dai comunisti. Con l’avvento della dittatura nazista “In alto la bandiera” divenne una sorta di secondo inno ufficioso della Germania, accanto alla “Das Lied der Deutschen” che ancora oggi, senza le strofe nazionaliste censurate, è l’inno nazionale tedesco. Le SA, conosciute come le camicie brune, erano un gruppo paramilitare del partito nazista, la cui importanza causò uno scontro durissimo tra il loro leader Ernst Röhm ed Adolf Hitler, che ordinò alle SS di trucidare i vertici dell’organizzazione nella “Notte dei lunghi coltelli”. L’inno della SA fu però mantenuto dal nazismo al potere, visto che era già stato adottato dal partito prima del crollo della Repubblica di Weimar. “In alto i cuori” ne è una trasposizione italiana, che come ricorda Bordin, era piuttosto diffusa nei gruppi di estrema destra qualche decennio fa. In Germania l’esecuzione di “In alto la bandiera” è vietata dal codice penale.

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