Vauro contro il “Corriere della Sera”: non sono antisemita

martedì, 29 ottobre 2013

Sul “Corriere della Sera” di oggi martedì 29 ottobre il vignettista satirico Vauro risponde con grande durezza ad un articolo scritto ieri da Pierluigi Battista. Vauro rimarca come  la Corte di appello del Tribunale di Roma abbia condannato per diffamazione Antonio Polito e Peppino Caldarola, a causa di un articolo del “Riformista” nel quale una sua vignetta era stata accusata di antisemitismo. Vauro risponde anche a Pierluigi Battista, che aveva descritto così la sua vignetta su Fiamma Nierenstein, disegnata come ” una donna ebrea tratteggiata con il naso adunco della tradizione antisemita”. Un’accusa respinta dal noto vignettista satirico, che rimarca la sua amarezza per aver letto simili critiche sul quotidiano con il quale collabora da vent’anni. A conclusione della lettera Vauro si auspica una risposta del direttore De Bortoli, ma la missiva è stata pubblicata senza alcun commento.

Potete leggere la lettera di Vauro al “Corriere della Sera” sul sito Giornalettismo. L’editorialista del “Corriere della Sera” Pierluigi Battista aveva commentato ieri con toni molto polemici la condanna di Polito, attuale collaboratore del quotidiano milanese, e Caldarola nel processo di secondo grado svoltosi presso la Corte di appello del Tribunale di Roma. Battista aveva criticato in particolar modo le parole pronunciate dal giudice competente del caso, che ha parlato di “razza ebraica”. Un termine che secondo l’editorialista del “Corriere della Sera” non dovrebbe mai essere utilizzato, una presa di posizione commentata ieri da Gad Lerner in questo tweet.

 

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