L’ex direttore del “Giornale” Vittorio Feltri descrive oggi sulle colonne del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti il suo sogno politico: un’intesa elettorale tra Beppe Grillo e Silvio Berlusconi per uscire dall’euro, o, in subordine, lottare con maggiore veemenza contro il dominio teutonico di Angela Merkel.” Ci domandiamo perché Berlusconi e Grillo non si alleino (accantonando momentaneamente il nodo giustizia che divide e non consente di imperare) per reciproca convenienza, conducendo insieme una lotta finalizzata alla riconquista italiana della sovranità nazionale e del diritto a battere moneta allo scopo di affrontare le esigenze di noantri poveri tapini in balia dell’onnipotenza teutonica. Fra l’altro, sia Silvio che Beppe hanno già dichiarato di essere d’accordo su un secondo punto: meglio votare subito col Porcellum, piuttosto che seguitare a menare il can per l’aia con un governicchio gracile, timido e forse anche un po’ tonto. Ultima osservazione: con i voti di Forza Italia, più quelli del M5S, la maggioranza è garantita. Coraggio, che ce vo’?”
Il fronte Grillo-Berlusconi avrebbe dunque vari motivi per allearsi: l’ostilità all’euro, che come rimarca Feltri è stata una delle chiavi del boom elettorale del M5S, e del recupero del Pdl alle ultime politiche; il desiderio di tornare subito al voto con il Porcellum, un sistema elettorale che favorisce formazioni basate su un leader trascinante come sono sia Grillo che Berlusconi. Secondo l’ex direttore del “Giornale” il clima è molto propizio. La riflessione di Feltri prende spunto infatti da un’indagine, realizzata dall’istituto demoscopico Ipsos per Acri, nella quale gli italiani esprimono tutta la loro insoddisfazione per la moneta unica. Per la prima volta dal monitoraggio di questa domanda, come si vede dal grafico, solo una maggioranza relativa degli italiani, il 47%, ritiene che l’euro sarà un vantaggio tra 20 anni. L’insoddisfazione verso la moneta unica è al massimo, 74%, così come la sfiducia nei confonti dell’UE, al 46%. Valori che rimarcano per Feltri la felice intuizione di Berlusconi, che al momento dell’introduzione dell’euro aveva più volte manifestato tutto il suo scetticismo verso la valuta comune. Per l’ex direttore del “Giornale” l’ex presidente del Consiglio dovrebbe ritornare sulle sue antiche convinzioni, mentre Grillo dovrebbe tornare alla foga anti moneta unica con la quale aveva condotto, e vinto, la campagna elettorale. Per Feltri l’alleanza con Berlusconi sarebbe l’incentivo giusto per riaccendere la scintilla di un’intesa no euro già maggioritaria nel paese.