L’approvazione del nuovo regolamento di polizia mortuaria che consente la sepoltura dei feti e ”prodotti abortivi” nel cimitero cittadino di Trespiano da parte del Consiglio Comunale di Firenze sta suscitando una forte polemica politica. La delibera regolarizza una prassi in corso da vari decenni, e l’anno scorso era già stata discussa, ma poi bloccata, per le forti tensioni che aveva provocato all’interno della maggioranza. Il sì della giunta Renzi alla regolarizzazione del “cimitero dei feti” ha acquisito maggior peso dato il ruolo di grande favorito del sindaco di Firenze alle primarie dell’8 dicembre. La nota giornalista del Corriere della Sera, Marina Terragni, ha scritto sul suo blog un post molto polemico nei confronti di Matteo Renzi, evocando uno scarso rispetto del sindaco fiorentino nei confronti della legge 184 che tutela il diritto all’interruzione di gravidanza delle donne. “La delibera è stata difesa in aula da Stefania Saccardi, assessora ai Servizi Sociali e vicesindaca, legatissima a Matteo Renzi. Avvocata, cattolica, già legale dell’Istituto Diocesano, Saccardi ha letto alcune lettere di padri e madri che desideravano seppellire il “loro” feto e ha spiegato che la questione non andava posta in termini ideologici. Non è questione ideologica, in effetti. E’ questione di pelle. La legge 194 sull’aborto ormai è una legge di carta, sostanzialmente inapplicata in gran parte del territorio nazionale: la delibera Renzi, sia pure alleggerita, non va certo nel senso di migliorare le cose. Quando pensiamo a Renzi, pensiamo anche a questo Renzi. E’ mezzo secolo che si combatte, e siamo ancora a questo punto”, chiude in modo polemico la Terragni.
Molti sostenitori del sindaco di Firenze hanno fortemente criticato il post della Terragni, “colpevole” secondo loro di non aver citato i numerosi regolamenti di altre città italiane che consentono la seppellimento dei feti, così come di aver strumentalizzato la legge 194. La polemica politica è stata aumentata anche da un post di Pippo Civati, anch’egli candidato alla segreteria del Partito Democratico, che sul punto si è schierato con Marina Terragni. “Dico che ha ragione a preoccuparsi e che la 194 è stata largamente disattesa, e che è profondamente sbagliato procedere con iniziative come quella assunta a Firenze ieri (e lo dissi anche quando la stessa cosa passò in Lombardia, anni fa).Non è un attacco a nessuno, semplicemente, come già in molte altre occasioni, non sono d’accordo con quella che sembra essere diventata la morale dominante”.