Odifreddi: il processo di Norimberga è stato uno show di propaganda

martedì, 26 novembre 2013

Piergiorgio Odifreddi nega con forza di essere un negazionista, ma ritiene che il processo di Norimberga fu uno show di propaganda come un film di Hollywood. Il matematico torinese ha concesso un’intervista al “Fatto Quotidiano” di martedì 26 novembre, nella quale ha affrontato la polemica sul negazionismo che l’aveva coinvolto dopo alcune risposte “dubitative” sull’esistenza delle camere a gas scritte sul suo blog. Odifreddi ammette di aver scelto un momento inopportuno, la morte del criminale nazista Priebke, ed un luogo sbagliato, il suo blog, per parlare di un tema così spinoso come il negazionismo. ” Tra i commenti al mio post è intervenuto un negazionista. Il mio approccio scientifico non mi consente di negare a priori qualsiasi tesi. Così ho specificato cosa fosse giusto e sbagliato”. Tra i punti “giusti” del negazionismo c’è, per il matematico torinese, la critica radicale al processo di Norimberga, che dopo la II guerra mondiale condannò i vertici del regime nazista, nella sua città simbolo, ancora rimasti in vita. “Il processo di Norimberga fu propaganda come quello a Saddam. L’Imperatore giapponese era colpevole tanto quanto Hitler, eppure nessuno l’ha processato. Attraverso Hollywood ci siamo convinti che i buoni erano i cowboy e non gli indiani d’America, vittime di un eccidio di 18 milioni di persone, tre volte l’Olocausto. Norimberga è stata un’analoga opera di propaganda. Mai negato le camere a gas, mai stato negazionista”.

Odiffreddi attribuisce parte della polemica creatasi attorno ai suoi commenti sul negazionismo alle invenzioni dei giornalisti. ” Mi hanno attribuito frasi mai dette. Mi conoscono: perchè non hanno sentito la mia versione? Torniamo a Scalfari e Bergoglio. Inventare virgolettati è la norma”. Il matematico torinese si riferisce in questo passaggio alla prima parte della sua intervista al “Fatto Quotidiano”, nella quale rimarcava come il fondatore de “La Repubblica” avrebbe ricostruito citazioni di Papa Francesco mai dette nel corso del loro dialogo. Odifreddi spiega di preferire Ratzinger a Bergoglio, definito come uno strepitoso pubblicitario che vende molto bene il suo prodotto. “Dottrinalmente dice poco o nulla, si limita a cambiare la comunicazione. Concede al pubblico ciò che il pubblico vuole. Ratzinger è un teologo interessato ai contenuti. Siamo uniti dalla ricerca della verità, abbiamo idee opposte, ma l’approccio è lo stesso”.

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