Bossi e figli, processo in vista per truffa e appropriazione indebita

venerdì, 29 novembre 2013

La Procura di Milano ha chiuso le indagini in merito ai fondi neri della Lega Nord nei confronti di Umberto Bossi, i suoi figli Riccardo e Renzo, l’ex tesoriere Francesco Belsito e la ex vice presidente del Senato Rosi Mauro.Umberto Bossi è accusato, “in qualità di legale rappresentante e tesoriere del partito politico Lega Nord” di avere presentato un “irregolare rendiconto” riguardante i conti del movimento negli anni 2008, 2009 e 2010 insieme ad altri imputati. L’accusa ritiene che Bossi, in qualità di legale rappresentante del Carroccio, sia responsabile della truffa ai danni dello Stato relativa ai 40 milioni di rimborsi elettorali erogati al movimento leghista. Secondo l’indagine condotta dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai pubblici ministeri Paolo Filippini e Roberto Pellicano il Senatur  si sarebbe appropriato indebitamente di 208.565,30 euro.Tra le spese contestate al fondatore della Lega ci sono, tra le altre voci, delle multe, acquisti di abbigliamento, gioielli, lavori di ristrutturazione in una abitazione di Roma per oltre 81mila euro, cure odontoiatriche per 1500 euro, 1.583 euro di lavori edili nella casa di Gemonio, altri 13.500 e 20.000 euro in due assegni rubricati “casa Capo lavori”, 89.000 per il ricovero di un figlio, 160 per un regalo di nozze, 26.000, 26.000 di capi d’abbigliamento, 2.200 di gioielli. iglio Riccardo, vengono contestati alcuni pagamenti tra cui lavori di riparazione in una carrozzeria e una sfilza di multe della polizia municipale di Milano, oltre alle spese sostenute per l’iscrizione all’Università dell’Insubria e alle spese di mantenimento per l’ex moglie (2.400 euro) e quasi 440 euro per il pagamento del veterinario per il cane. All’ex consigliere lombardo Renzo, invece, oltre alle multe, risulta anche il pagamento di una cartella esattoriale ad Equitalia di oltre 800 euro e altri 77mila euro per l’acquisto del titolo di laurea albanese presso l’università Kristal di Tirana. Notificato l’avviso di chiusura indagine anche a Rosi Mauro. L’ex vice presidente del Senato deve rispondere di appropriazione indebita per circa 100mila euro: 77mila euro sono serviti ad acquistare una laurea presso l’università Kristal, a Tirana, in favore del suo compagno e bodyguard Pierangelo Moscagiuro.

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