Ho ricevuto da Chiarelettere il nuovo libro di Marco Travaglio “Viva il re! Giorgio Napolitano, il presidente che trovò una repubblica e ne fece una monarchia”. Più di seicento pagine assai critiche sul capo dello Stato. Leggerò. Ma è interessante segnalare subito il resoconto che Travaglio offre del tempestoso rapporto fra il presidente Napolitano e l’editorialista di “Repubblica” Barbara Spinelli. Viene citata, solo con alcuni virgolettati, un’aspra lettera indirizzata dal Quirinale alla Spinelli quando ancora essa scriveva su “La Stampa”: là dove Napolitano accusava l’editorialista di essere stata “tendenziosamente informata e sollecitata”, in particolare sul caso De Magistris e sui contrasti fra le Procure di Salerno e di Catanzaro. Viene poi trascritta per intero una dura replica scritta della giornalista. E ancora, vengono integralmente riportati gli appunti della Spinelli sul colloquio personale avuto al Quirinale con Napolitano il 26 gennaio 2009. Più che un dialogo, un confronto acceso, si direbbe. Dal quale la Spinelli dichiara di essere uscita delusa per la mancanza di coraggio del presidente della Repubblica nel fronteggiare l’anomalia di Berlusconi e delle sue leggi “ad personam”.