Vitali Klitschko, il pugile campione simbolo della rivoluzione ucraina

martedì, 3 dicembre 2013

La lotta dell’Ucraina per un legame più stretto con l’Unione Europea che sta mettendo in grave difficoltà il regime di Yanukovich ha il volto di un campione molto conosciuto agli appassionati di pugilato. Il leader della seconda ondata della rivoluzione arancione è infatti Vitali Klitschko, uno dei più grandi boxeur degli ultimi anni e detentore della cintura di campione del mondo dei pesi massimi assegnata dalla Wbc.Klitschko ha subito quest’oggi una rara sconfitta, almeno a giudicare la sua carriera da pugile, con la bocciatura della mozione di sfiducia contro Nikolai Azarov, il primo ministro responsabile delle repressioni delle proteste di questi giorni. Il campione dei pesi massimi è però ormai assurto a leader dell’intera opposizione al filo-russo Yanukovich, e Klitschko ha già annunciato la sua intenzione di candidarsi alla presidenza dell’Ucraina. Il vasto apprezzamento di cui gode per i suoi meriti sportivi è capace di unire le due anime del paese, l’ucraina e quella russa, sintetizzate anche dalla stessa biografia del pugile. Cresciuto a Kiev, ma in realtà nato in Kirzighistan, figlio di un ufficiale dell’allora Unione Sovietica. Klitschko ha ribadito durante questi giorni di proteste come il futuro dell’Ucraina sia vicino a quello dell’Europa, guidando spesso i cortei che si sono svolti nelle strade di Kiev.

Klitschko ha inanellato numerosi record nella sua carriera, tra i quali la seconda percentuale di Ko inferti nella storia, dietro solo a Rocky Marciano. Il pugile è diventato da molti anni lo sportivo più popolare dell’Ucraina, e grazie alla sua fama si è conquistato uno spazio sempre più importante nella politica del paese. Quando si ritirò per la prima volta, nel 2005, Klitschko si era candidato a sindaco di Kiev, giungendo però secondo e conquistando così un mandato nell’assemblea cittadina. La sua passione per la cosa pubblica è rimasta anche quando il campione mondiale è tornato sul ring, e l’anno scorso Vitali Klitschko è entrato in Parlamento come il leader di Udar, formazione centrista e liberale caratterizzata da un forte europeismo, ora in prima fila nelle proteste anti Yanukovich.

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