Beppe Grillo ha scritto un appello ai vertici delle Forze dell’Ordine in merito alle proteste che potrebbero scoppiare nel prossimo futuro. La lettera del leader del Movimento 5 Stelle è indirizzata a Leonardo Gallitelli, Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Alessandro Pansa, capo della Polizia di Stato e Claudio Graziano, Capo di stato maggiore dell’Esercito italiano. Beppe Grillo prende spunto ad un episodio di cui si è discusso molto in queste ore, ovvero gli agenti che in alcune città si sono tolti il casco quando hanno affrontato i manifestanti del movimento dei Forconi. Per il leader del M5S questo è un esempio da seguire, perché nei prossimi mesi ci potranno essere nuovi episodi di violenza e tensioni causati dall’esasperazione della gente. ” La protesta di ieri può essere l’inizio di un incendio o l’annuncio di future rivolte forse incontrollabili. Alcuni agenti di Polizia e della Guardia di Finanza a Torino si sono tolti il casco, si sono fatti riconoscere, hanno guardato negli occhi i loro fratelli. E’ stato un grande gesto e spero che per loro non vi siano conseguenze disciplinari”, scrive Grillo. Nel caso di Torino però il segretario del Siulp ha confermato che è stato lo stesso vice questore vicario a dare l’ordine agli agenti di togliersi il casco visto la protesta ormai esauritasi. Il leader del M5S però non chiede solo ragionevolezza nella gestione dell’ordine pubblico, ma invita le Forze dell’Ordine a non proteggere più i politici, discreditati e non più legittimi, e di unirsi alla protesta dei cittadini contro di loro. ” Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l’Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare. Le forze dell’Ordine non meritano un ruolo così degradante. Gli italiani sono dalla vostra parte, unitevi a loro. Nelle prossime manifestazioni ordinate ai vostri ragazzi di togliersi il casco e di fraternizzare con i cittadini. Sarà un segnale rivoluzionario, pacifico, estremo e l’Italia cambierà”. I sindacati di polizia Coisp e Slap hanno però respinto l’appello rivolto loro da Grillo, definito come un farneticante ed inquietante invito alla violenza.