Basta farsi un giro al palazzo di Giustizia di Milano per apprendere che in quella Procura nessuno è così ingenuo da prevedere l’arresto di Silvio Berlusconi, un regalo politico oltre che un provvedimento superfluo. Quel giro in Procura l’avranno fatto anche gli avvocati del Cavaliere e questo, solo questo, a mio parete spiega la sortita gradassa con la radio francese secondo cui in caso di suo arresto si scatenerebbe una rivoluzione. Bum, ma va là! Più modestamente, da marzo, per lui scatteranno i lavori socialmente utili.