Dietro l’infame accordo Italia-Libia spuntano tangenti alla Lega

venerdì, 20 dicembre 2013

Le dimissioni di Roberto Maroni dalla segreteria della Lega Nord assumono una prospettiva diversa dopo aver letto “Il Sole 24 Ore” di stamane. L’ottimo inviato Claudio Gatti racconta il meccanismo di tangenti e retropagamenti con cui il tesoriere della Lega, Francesco Belsito, in combutta con degli alti ufficiali libici, avrebbe lucrato sulla vendita al regime di Gheddafi di pattugliatori e corvette prodotte da Fincantieri. Cioè l’azienda in cui Belsito ricopriva l’incarico di consigliere d’amministrazione per scelta (vergognosa) della Lega.
Basta mettere in fila le date per trarne una deduzione logica: le trattative per un contratto di fornitura di navi militari alla Libia, con tanto di “cresta” per entrambi i contraenti, seguirono di pochi mesi l’accordo siglato fra il governo Berlusconi e il dittatore di Tripoli per il respingimento dei migranti. Un trattato indecente, condannato da tutta la comunità internazionale, approvato nell’agosto del 2008 (purtroppo anche con il voto di quasi tutti i parlamentari del centrosinistra). E’ logico rilevare, alla luce di quanto scrive Claudio Gatti su “Il Sole 24 Ore”, che nella sua duplice veste di tesoriere della Lega e membro del cda Fincantieri, Francesco Belsito sia passato all’incasso, cercando di monetizzare quel patto infame. Nessuna persona seria può pensare che si sia trattato di un’iniziativa personale di Belsito. I contatti con i gerarchi libici nel piano anti-immigrati li teneva il ministro degli Interni, Roberto Maroni. E ne menava gran vanto in pubblico. Se ora ha lasciato la guida del suo partito, è ragionevole pensare che possa trattarsi di una mossa preventiva. Fin qui i leghisti se la sono cavata scaricando su Belsito (e Bossi) l’intera colpa delle malversazioni amministrative e delle appropriazioni indebite di denaro pubblico. Ma riguardo ai legami con i militari libici questa linea difensiva non potrebbe mai reggere.

Ripropongo sul blog una scansione dell’ottimo articolo di Claudio Gatti pubblicato sul “Sole 24 Ore” di venerdì 20 dicembre.

 

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